Pensioni, Boeri a Renzi: «In Italia il problema è l'equità. Basta con le pensioni d'oro»
Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, è intervenuto a Presadiretta per sottolineare qual è il problema di fondo della previdenza italiana e cosa si può fare per risolverlo. Nel frattempo, circa 150 milioni di prestazioni previdenziali sono state erogate indebitamente
ROMA – E' scontro tra il presidente dell'Inps, Tito Boeri, e il Governo. Alla vigilia dell'incontro finale tra l'Esecutivo e i sindacati che deciderà i prossimi interventi in tema di pensioni, Boeri rilancia la sua proposta per l'equità del sistema previdenziale italiano e se la prende – di nuovo – con i vitalizi dei parlamentari.
L'intervento di Boeri a Presadiretta
«Il problema vero che noi abbiamo oggi in Italia è quello dell'equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico». E' il pensiero del presidente dell'Inps, Tito Boeri, che è intervenuto durante una puntata di Presadiretta, su Raitre, che andrà in onda questa sera. Secondo Boeri ci sono delle persone che oggi «hanno dei trattamenti pensionistici, o hanno dei vitalizi, come nel caso dei politici, che sono del tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato».
Legare contributi e prestazioni è il problema di fondo
Abbiamo concesso per tanti, troppi anni questo trattamento privilegiato a queste persone. «Non è il caso di chiedere a chi ha degli importi molto elevati di prestazioni un contributo che potrebbe in qualche modo alleggerire i conti previdenziali?», si chiede il presidente dell'Inps e gira la domanda al Governo. Questa manovra «ci permetterebbe di fare qualche operazione di redistribuzione oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico». Per Boeri «legare contributi e prestazioni è il vero problema di fondo».
La piaga dei «furbetti» che affligge l'Inps
La questione dei vitalizi e il tema dell'equità sono cari da sempre al presidente dell'Inps e non è la prima volta che Boeri avanza delle proposte in questa direzione. Durante la trasmissione, però, tocca anche altri temi, come la sostenibilità del sistema previdenziale italiano e le sue fragilità. Secondo Boeri, l'Inps non fallirà e non ci sono rischi di questo tipo all'orizzonte. Ma l'istituto è afflitto dalla piaga dei «furbetti»: a incidere negativamente sui conti dell’Inps, infatti, sono anche le truffe messe in campo, attraverso il sistema dei falsi lavoratori.
150 milioni di prestazioni previdenziali erogate indebitamente
Solo nel 2015 sono state scoperte 30mila truffe e circa 150 milioni di prestazioni previdenziali sono state erogate indebitamente. Secondo Boeri con il nuovo sistema di vigilanza le cose potrebbero migliorare: ora vengono «scoperte in tempo reale» mentre prima dell’arrivo di Boeri questa attività di vigilanza «non veniva svolta in modo sistematico». E sul fenomeno dei «furbetti» l'Inps ha raccolto dei dati interessanti: tre quarti di questi sono concentrati in sole quattro regioni italiane. Si tratta della Campania, dell'Emilia Romagna, del Lazio e della Lombardia.
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