18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Global Economic Crime Survey 2016

Imprese, in Italia 1 azienda su 5 è vittima del cybercrime

Circa la metà dei reati più gravi è stata commessa dagli stessi dipendenti dell'azienda

ROMA - Cresce il fenomeno del cybercrime e in circa la metà dei casi più gravi ad essere coinvolti sono dipendenti dell'azienda colpita. Ad affermarlo la società PwC nella "Global Economic Crime Survey 2016", un'indagine condotta sul fenomeno delle frodi economico-finanziarie. Un'azienda su cinque in Italia, spiega l'indagine, è stata vittima del cybercrime, ma solo il 53% ha attivato un piano di prevenzione, seppur al di sopra della media globale del 37%.

Ecco il profilo del truffatore
Solo quattro aziende su dieci dispongono di personale di primo intervento pienamente addestrato contro reati informatici relativi alla sicurezza, mentre il 20% ha esternalizzato la funzione IT Security, fa notare Pwc. Il profilo del truffatore: circa la metà dei reati più gravi è stata commessa da dipendenti dell'azienda coinvolta, sia in Italia (43%) che a livello mondiale (46%). I truffatori interni sono in genere uomini laureati, con tre-cinque anni di servizio, un'età compresa tra i 31 e 40 anni e ricoprono una posizione dirigenziale di middle management.

In Italia è stata frodata 1 azienda su 5
In Italia, un'azienda su cinque (21%) ha subito frodi economico-finanziarie negli ultimi due anni, (23% nell'edizione 2014) e a livello mondiale il 36% (37% nel 2014), con l'Africa che risulta il paese con il più alto tasso di criminalità economica nel mondo, pari al 57% nel 2016 (il 50% del 2014). Ad affermarlo la società PwC nella "Global Economic Crime Survey 2016", un'indagine condotta sul fenomeno delle frodi economico-finanziarie, dalla corruzione al più recente cybercrime. I risultati sono stati raccolti attraverso oltre 6300 interviste in 115 paesi, coinvolgendo 142 aziende italiane.

Il reato più diffuso è l'appropriazione indebita
In Italia, la categoria di frode più diffusa resta l'appropriazione indebita, che rappresenta il 70% circa delle frodi dichiarate (65% nel 2014), con un incremento del 5%, seguita dalla corruzione in crescita al 23% (13% nel 2014). Al terzo posto si conferma il cybercrime, riportato nel 20% dei casi (22% nel 2014). Nonostante il calo marginale dei crimini economici complessivamente registrato, il costo finanziario di ciascuna frode è in aumento, prosegue l'indagine. Il 14% degli intervistati ha, infatti, subito perdite per oltre 1 milione di dollari negli ultimi due anni. Dato che risulta particolarmente elevato in Italia, dove il 27% delle aziende dichiara danni superiori al milione di euro.

(Fonte Askanews)