Brexit, Fmi: «Il referendum è un rischio per l'economia britannica»
L'istituto di Washington non prende posizione, ma sottolinea che il buon andamento dell'economia britannica potrebbe essere compromesso
NEW YORK - Il referendum del 23 giugno prossimo con cui i cittadini britannici saranno chiamati ad esprimersi a favore o contro l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea è citato dal Fondo monetario internazionale tra i rischi che potrebbero minacciare le prospettive, attualmente incoraggianti, per l'economia britannica.
L'outlook dell'economia britannica è positivo
In una nota diffusa oggi, l'istituto di Washington spiega che l'outlook per l'economia d'Oltremanica è positivo, con un Pil visto crescere del 2,2% sia nel 2016 sia nel 2017. Anche l'inflazione dovrebbe migliorare, portandosi all'1,4% nell'anno in corso e al 2% nel prossimo. Ma le prospettive rosee della nazione sono minacciate da varie incertezze, tra cui il referendum sulla cosiddetta Brexit. L'Fmi non ha preso però posizione sul referendum.
Ma il referendum spaventa
«I direttori esecutivi [del Fondo] danno il benvenuto alla solida performance economica del Regno Unito, che ha portato a una crescita robusta, a un'occupazione elevata, a una riduzione significativa del deficit e a un aumento della resistenza del settore finanziario", recita il documento. Tuttavia, si legge, «l'outlook relativamente positivo è soggetto a rischi e incertezze, inclusi quelli associati all'outlook globale, alla crescita sotto tono della produttività, a livelli ancora alti del debito delle famiglie e al referendum in arrivo sull'appartenenza all'Ue». Il Fondo «incoraggia le autorità [britanniche] a continuare a vigilare le sfide future e a continuare i loro sforzi per promuovere la crescita e a spingere ulteriormente la resistenza».
(Fonte Askanews)
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