28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Impedisce diritto allo sciopero

Colosseo, sindacati: Parlamento non converta il decreto del Governo

I sindacati chiedono anche che il Governo non si accanisca nei confronti dei lavoratori, ma piuttosto metta in campo misure per garantire la funzionalità dei siti storici e culturali

ROMA - Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono al Parlamento di «non convertire in legge» il decreto relativo alle «misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della nazione», approvato dal Cdm su proposta del ministro dei Beni e attività culturali, Dario Franceschini, a seguito del caos Colosseo, con riferimento alla chiusura ai turisti dell'anfiteatro Flavio a causa di un'assemblea sindacale.

Diritto di sciopero «garantito dalla Costituzione»
In un'audizione nella commissione Lavoro della Camera, i rappresentanti sindacali hanno sottolineato che il disegno di legge, che recepisce il decreto d'urgenza composto da un unico articolo che chiarisce che l'apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura rientra tra i servizi pubblici essenziali, impedisce ai lavoratori di esercitare il diritto di sciopero «garantito dalla Costituzione».

Il governo investa nei beni culturali
I sindacati hanno poi sollecitato il Governo a «non accanirsi contro i lavoratori», ma di mettere in campo misure per garantire la funzionalità dei siti storici e culturali. Il relatore al Ddl nella commissione, Alessia Rotta (Pd), ha replicato che "non ci sono battaglie del Governo contro qualcuno né la volontà di sopprimere diritti garantiti dalla Costituzione. Piuttosto, ne introduciamo un altro: il diritto alla fruizione dei beni culturali". Un'iniziativa legislativa era stata auspicata anche dalla commissione di garanzia sugli scioperi. Con l'entrata in vigore del decreto, l'apertura dei musei e dei luoghi di cultura è stata parificata ai servizi pubblici essenziali. Le procedure in materia di scioperi sono quindi disciplinate dalla specifica normativa in materia.

(con fonte Askanews)