23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
L'ad Daniele Fortini commenta la decisione

Roma, Cda Ama delibera il licenziamento di 60 dipendenti per Parentopoli

L'azienda municipalizzata romana Ama ha deliberato ieri il licenziamento di sessanta dipendenti assunti nel 2008 a chiamata diretta

ROMA - «Non si tratta di un licenziamento discriminatorio ma del ristabilimento della verità, legalità e della giustizia come chiesto dal sindaco: non viene consumata nessuna vendetta politica». Daniele Fortini, presidente del consiglio di amministrazione Ama, commenta così il licenziamento di sessanta persone, trentasette dipendenti e ventitré autisti, tutti coinvolti nello scandalo Parentopoli dell'azienda municipalizzata romana.

Assunzioni illegittime
Lo scorso 27 maggio l'ex amministratore delegato di Ama era stato condannato a cinque anni e tre mesi. Ieri il Consiglio di Amministrazione della municipalizzata che si occupa a Roma della raccolta dei rifiuti ha eseguito quanto richiesto dal tribunale e promesso anche dal primo cittadino di Roma Ignazio Marino. A conferma di ciò, il Cda di Ama sostiene che «le motivazioni addotte nella sentenza, ritenute all’unanimità dall’attuale Cda Ama rigorose e inappuntabili, hanno infatti appurato che le assunzioni in questione sono da considerarsi illegittime, facendo conseguire un ingiusto vantaggio patrimoniale ai soggetti assunti».

Nel «solco della legalità»
Fortini spiega ancora che si tratta di un atto «sicuro e legittimo» e il giudice del lavoro non potrà che prendere atto della «corretta condotta dell'azienda». «Siamo certi di essere dentro al solco della legalità – commenta ancora l'ad dell'azienda –. noi non possiamo lasciare che venga ulteriormente proseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale a persone che non ne hanno diritto».