Jobs act, M5S al governo: «Umiliate i precari»
Poteri forti fanno sempre più profitti sulla pelle dei lavoratori
ROMA - «Oltre al danno, la beffa. Non bastassero le tante penalizzazioni che la Naspi implica rispetto alla vecchia Aspi, i disoccupati vengono ulteriormente umiliati dai tempi ormai inaccettabili che bisogna attendere per la fruizione del nuovo ammortizzatore figlio del Jobs act». Lo denunciano i deputati M5S che con Silvia Chimienti hanno interrogato il ministero del Lavoro sui ritardi nell'erogazione del sostegno a chi cerca occupazione.
Niente soldi, solo scuse
«Più della metà di coloro che hanno fatto richiesta per la Naspi, tra cui migliaia di precari della scuola, non hanno ancora ricevuto un centesimo di euro, ma solo una serie di evasive scuse in risposta alla loro rabbia e delusione - aggiunge Chimienti - Anche a noi oggi il ministero ha risposto in modo evasivo e insufficiente».
Gli industriali fanno profitto sulla pelle dei lavoratori
«Gli intoppi sulla definizione della procedura di calcolo hanno trasformato la nuova assicurazione sociale per l'impiego in una sorta di Godot che umilia ed esaspera ulteriormente un'ampia fascia di lavoratori. Pensiamo soltanto a quei precari per i quali la Naspi è l'unica fonte di reddito e che ogni anno devono reiterare la domanda di disoccupazione», spiega la deputata Cinquestelle. «Il governo del Jobs act non risponde ai cittadini, ma ai poteri forti e ai grandi gruppi industriali che fanno sempre più profitto sulla pelle dei lavoratori", chiude Chimienti. (Fonte askanews)
- 26/09/2018 La Consulta boccia il 'cuore' del Jobs Act. E Di Maio esulta
- 26/09/2018 La Corte Costituzionale boccia il 'cuore' del Jobs Act
- 06/07/2018 Lavoro a tempo indeterminato, il grande flop del jobs act
- 24/10/2017 Il governo teme l'effetto Le Pen alle prossime elezioni e blocca lo scandalo dell'Ilva