26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Petrolchimico

Incidenti sul lavoro: due morti nello stabilimento Versalis di Priolo

Si tratta di due lavoratori di un ditta esterna che stavano svolgendo operazioni di ispezione con utilizzo di videocamera e robot presso un pozzetto della rete fognaria oleosa dell'impianto etilene

SIRACUSA – Incidente con due morti nello stabilimento Versalis, del gruppo Eni, a Priolo. Si tratta di due lavoratori di un ditta esterna che stavano svolgendo operazioni di ispezione con utilizzo di videocamera e robot presso un pozzetto della rete fognaria oleosa dell'impianto etilene. Al momento sono in corso gli accertamenti le analisi dell'evento con l'obiettivo di individuare la dinamica dell'incidente e le relative cause. La società - si legge in un comunicato - esprime le più sentite condoglianze alle famiglie coinvolte in questo tragico incidente.

ENI, SICUREZZA LAVORO VALORE IMPRESCINDIBILE - Per Eni la sicurezza sul lavoro «è un valore imprescindibile per Eni e puntiamo a zero infortuni in tutta l'azienda» ha dichiarato ieri l'amministratore delegato Claudio Descalzi al termine di una visita nel sito operativo di Ravenna.
«Per questo - ha sottolineato - abbiamo lanciato il 'Programma sicurezza Italia', che vede il coinvolgimento del management, dei dipendenti e soprattutto dei contrattisti. Eni si posiziona tra i top performer del settore e pretende anche da chi lavora per Eni lo stesso approccio, perché solo con l'impegno di ognuno di noi potremo raggiungere gli obiettivi ambiziosi ma al tempo stesso imprescindibili che ci siamo posti».

SEMPRE MENO INCIDENTI - La sicurezza delle persone e delle attività operative «rappresenta un obiettivo strategico per Eni, che nel 2014 si è attestata su una frequenza di 0,31 infortuni per milione di ore lavorate, riducendo il numero degli infortuni per il decimo anno consecutivo», ha aggiunto Descalzi. Nel 2014 complessivamente «il miglioramento degli indici ha segnato una diminuzione del 13% rispetto al 2013 e nel primo semestre 2015 il miglioramento è continuato per un ulteriore 25%», ha ricordato il manager. Il trend di riduzione degli infortuni «è ancora più marcato per i contrattisti, dove il numero è sceso da 120 del 2013 a 26 del primo semestre 2015. Questi risultati collocano Eni al primo posto sotto il profilo della sicurezza rispetto ai principali competitor internazionali».