19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
A dirlo è Marco Matteoni, presidente Edilizia Confartigianato Imprese Roma

Sarà il Giubileo del «non c'è una lira»

E' un giudizio duro quello del presidente Edilizia Confartigianato Imprese Roma sulla preparazione della città all'evento religioso: un Comune con i gravi problemi che presenta Roma dovrebbe evitare di «approcciarsi a un evento importante come il Giubileo con proclami roboanti che sanno di presa in giro»

ROMA (askanews) - «Quello che sta per aprirsi rischia di non essere il Giubileo della misericordia ma il Giubileo della miseria, del 'non c'è una lira'». Lo dichiara Marco Matteoni, presidente Edilizia Confartigianato Imprese Roma, a margine dell'incontro tenutosi a Roma, al Residence Ripetta, in cui Confartigianato Roma, Acer, Federlazio e Legacoop hanno detto «No grazie» all'organizzazione del Giubileo così come gestita da Roma Capitale. «Un Comune che ha già problemi molto gravi di cui tutti sappiamo dovrebbe evitare di approcciarsi a un evento importante come il Giubileo con proclami roboanti che sanno di presa in giro», spiega Matteoni.

Pronti a cosa?
«L'appuntamento inizia tra soli tre mesi e dal Campidoglio non si sente che dire: 'Saremo pronti'. Ma pronti a cosa? La verità è che con soli 30 milioni di euro non sarà possibile fare praticamente alcunché di utile per accogliere milioni di visitatori, se non forse sturare i tombini, che però dovrebbe essere ordinaria amministrazione, non progetto infrastrutturale», continua Matteoni.

Alla faccia della trasparenza
«E stendiamo un velo sul fatto che questa cifra irrisoria verrà tutta dalla casse di Roma Capitale, quindi dalle tasche dei romani, allungando i tempi di pagamento del debito: e qui chiamiamo in causa il governo, che pure dalla sua ha la ragione di non amare questa giunta. Per non dire dell'affidamento degli appalti: a procedura negoziata. Alla faccia della trasparenza tante volte sbandierata», conclude.