Workshop Ambrosetti, La Cina spaventa gli imprenditori più dell'Isis
La crisi russo-ucraina preoccupa quasi il 16% della platea dei partecipanti al forum, ma in pole position c'é il rallentamento dell'economia cinese
CERNOBBIO (askanews) - E' la Cina di gran lunga la prima delle preoccupazioni degli imprenditori riuniti a Cernobbio per la 41esima edizione del Workshop Ambrosetti. Seguono i timori per la frenata dei Brics e solo molto dopo gli altri fattori di instabilità geo-politica, come l'Isis, la crisi in Medio Oriente e il dramma dei migranti.
Pechino spaventa più del terrorismo islamico
Alla domanda del sondaggio sottoposto ai presenti su quali aree di crisi potessero impattare negativamente il proprio business, la bolla cinese e il rallentamento dei Paesi emergenti ha raccolto quasi due terzi delle risposte (61,4%). Nel dettaglio, il 36,2% teme la crisi del Dragone e il 25,2% le difficoltà che stanno incontrando alcuni Paesi emergenti. Il fondamentalismo islamico (7,9%), l'instabilità nelle regioni mediorientali (5,5%) e l'ondata migratoria (3,9%) preoccupa solo nel 17% circa dei casi. Caso a parte, complice anche le sanzioni e l'embargo imposti, è la crisi russo-ucraina che spaventa quasi il 16% degli imprenditori. Una curiosità: il 5% dei presenti non si è detto preoccupato delle ricadute sul proprio business derivante dalle aree di crisi citate dal sondaggio.
Domani l'arrivo del premier
Domani invece, sabato 5 settembre, sarà la giornata clou della 41esima edizione del Workshop Ambrosetti. E sulle rive del Lago di Como a Cernobbio sbarcherà il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. E' un debutto a Villa d'Este per il premier, che lo scorso anno preferì inaugurare gli impianti delle Rubinetterie Bresciane Bonomi, insieme al leader degli industriali, Giorgio Squinzi, in linea con la scelta di tenersi lontano dalle kermesse dei cosiddetti poteri forti. Quest'anno, contravvenendo alla linea, ha partecipato prima al meeting di Cl a Rimini e ora al forum Ambrosetti, che ogni anno riapre la stagione degli appuntamenti economico-politici dopo la pausa agostana.