Lavoro, Sacconi: «Facciamo un (sobrio) brindisi ai dati dell'Istat»
Secondo il presidente della Commissione lavoro del Senato sarebbe "un errore tanto sottovalutare quanto sopravvalutare quanto accaduto nell'ultimo mese"
ROMA (askanews) - Il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, non nasconde il suo entusiasmo dinnanzi alle recenti pubblicazioni da parte dell'istituto nazionale di statistica, e alza il calice in onore dei risultati del governo Renzi.
Sacconi: Facciamo un brindisi ai dati dell'Istat
«Finalmente buone notizie dall'Istat unica fonte abilitata a descrivere periodicamente la complessità del mercato del lavoro. Ricrescono gli occupati su base mensile. Diminuiscono i disoccupati anche se aumentano gli inattivi scoraggiati. Rimangono purtroppo invariati il divario territoriale interno e quello con la media europea. Essendo un dato mensile lo dovremo verificare nei prossimi mesi per comprendere se l'inversione si consolida o permane una certa instabilità. Per ora è legittimo un sobrio brindisi anche alla luce dell'aggiustamento del Pil", ha dichiarato Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato.
Aspettiamo nei prossimi mesi la conferma delle statistiche
«L'Istat annuncia oggi nuovi indicatori periodici sul mercato del lavoro. È cosa buona se accompagnata da un po' di ordine nella comunicazione istituzionale, soprattutto con riferimento alle diverse funzioni della fonte statistica e di quella amministrativa. Nel merito dei dati odierni, abbiamo parlato di un "sobrio brindisi" perché sarebbe un errore tanto sottovalutare quanto sopravvalutare quanto accaduto nell'ultimo mese", ha precisato successivamente il presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).
Ora dobbiamo pensare a far bene gli ultimi 4 decreti del Jobs Act
«Avrà certamente inciso la ripresa del turismo interno, complice il meteo, ma comunque sono finalmente posti di lavoro in più. Semmai si conferma il fatto che i grandi volumi di lavoro si generano solo per mobilitazione diffusa dei datori di lavoro, inclusi i piccoli operatori del terziario. Pensiamo ora a consolidare i dati facendo bene i quattro decreti delegati mancanti con particolare attenzione alla semplificazione. Deve essere vera, senza blocchi ideologici sulle tecnologie di controllo o sulla salute e sicurezza. Il governo abbia più coraggio rispetto ai primi testi. E se possibile, legga bene i pareri della commissione lavoro del Senato", conclude Sacconi.
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