19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
L'ex segretario al Tesoro degli USA lancia l'allarme sul Financial Times

La FED rischia di fare un errore pericoloso

Lawrence Summers ritiene che l'innalzamento dei tassi d'interesse avrebbe ripercussioni drammatiche sull'economia americana

NEW YORK (askanews) - Per Lawrence Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti e professore ad Harvard, un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a breve «potrebbe essere un errore serio che potrebbe minacciare tutti e tre gli obiettivi principali» della banca centrale americana, ossia stabilità dei prezzi, piena occupazione e stabilità finanziaria.

Summers: La Fed farà un errore pericoloso
In un editoriale sul Financial Times intitolato «La Fed sembra pronta a fare un errore pericoloso», Summers spiega che una stretta monetaria rischierebbe di spingere l'inflazione ancor più in basso rispetto al target fissato al 2% dall'istituto centrale guidato da Janet Yellen. «Oltre la metà delle componenti dell'indice dei prezzi al consumo sono scesi negli ultimi sei mesi», scrive Summers ricordando che si tratta della prima volta in oltre un decennio che ciò è successo. Secondo l'ex segretario al Tesoro Usa, «nei prossimi 10 anni l'inflazione sarà sotto il 2%. Se le valute di Cina e altri mercati emergenti subiscono un ulteriore deprezzamento, l'inflazione Usa sarà ancor più contenuta», avverte l'economista.

Alzare i tassi sarebbe un boomerang per l'economia americana
Una stretta monetaria, continua Summers, «avrebbe un effetto negativo sull'occupazione perché tassi di interesse più alti rendono il mantenimento del cash più attraente che l'investimento» di quella liquidità stessa. Inoltre, un costo del denaro superiore «aumenterà il valore del dollaro, rendendo i gruppi manifatturieri americani meno competitivi e mettendo sotto pressione le economie dei nostri partner commerciali». Un trend, sottolinea Summers, «particolarmente preoccupante in tempi di crescenti ineguaglianze». Per Summers, «la Fed non deve alzare i tassi. In questo momento di fragilità, alzare i tassi rischia di mandare in crisi parte del sistema finanziario, con risultati imprevedibili e dannosi».

Rischiamo una «stagnazione secolare»
L'ex segretario al Tesoro Usa giudica plausibile la tesi secondo cui «l'economia globale ha difficoltà nel generare la domanda per tutto quello che può essere prodotto. Questa è la diagnosi di una 'stagnazione secolare'». Per Summers «una crescita soddisfacente, se può essere raggiunta, richiede tassi di interesse molto bassi che storicamente abbiamo visto solo durante crisi economiche». L'economista conclude spiegando che «nuove condizioni richiedono nuove politiche. C'è molto che dovrebbe essere fatto, come passi per promuovere investimenti pubblici e privati». Fino a quando quelle «nuove politiche non verranno implementate, [fino a quando] l'inflazione accelerarà con decisione, o [fino a quando] l'euforia nei mercati non esplode, non c'è ragione per la Fed di modificare la sua politica sui tassi di interesse».