Fipe: «Siamo d'accordo con la non cumulabilità, stop all'anarchia»
Parla Lino Enrico Stoppani, il presidente della Fipe, che ribadisce la necessità di un cambiamento nel settore perché è stato snaturato uno strumento formidabile del welfare aziendale
ROMA (askanews) - La Fipe-Confcommercio giudica positivamente lo stop alla cumulabilità dei buoni pasto e chiede un riordino del settore. «L'intervento legislativo - afferma il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani - che ribadisce la non cumulabilità dei buoni pasto, si spera sia solo il primo passaggio per riordinare un settore, oggi caratterizzato da degenerazione dello strumento e molta anarchia sul suo uso».
Stoppani: No all'uso irregolare dei buoni pasto
«Infatti - spiega Stoppani - tra gare di appalto al massimo ribasso, aggiudicato senza apparenti economicità per gli aggiudicatari, la giungla degli onerosi obbligati servizi aggiuntivi e l'utilizzo irregolare dei buoni pasto per acquisti di bene di ogni genere, stanno snaturando uno strumento formidabile di welfare aziendale. Lo strumento del ticket elettronico - sottolinea il numero uno della Fipe - pur con gli attuali limiti per la sua diffusa circolarizzazione, introduce giuste convenienze, che hanno il corretto obiettivo di ricondurre lo strumento del buono pasto al fine per il quale era stato introdotto e cioè di servizio sostitutivo della mensa, da utilizzare secondo le modalità e i tempi che lo regolamentano. L'attuale uso indifferenziato che oggi lo caratterizza - conclude Stoppani - oltre alle numerose irregolarità di carattere amministrativo e fiscale, sta snaturando lo strumento e quindi è corretto l'intervento del governo per ripristinare le regole, più volte sollecitato dalla Fipe».