Brusco calo delle rimesse a Milano. -10% nel 2014
Ma i flussi verso i Paesi in via di sviluppo sono in aumento
MILANO (askanews) - Diminuiscono le rimesse degli immigrati della provincia di Milano nel 2014, passano da circa 675 milioni a 607milioni, il 10% in meno in un anno. A soffrire, fiaccate dalla crisi, sono soprattutto le rimesse per la Cina (-51,3%) che, con 79 milioni di euro, resta, comunque, il secondo Paese di destinazione dopo le Filippine, primi con 95 milioni anche se in flessione, -8,9%.
In calo le rimesse degli immigrati milanesi
A rivelare i dati è la Camera di commercio di Milano che ha elaborato i dati del registro delle imprese 2015 e 2014, dati Istat e Banca d'Italia 2014, 2013, 2012, 2011, 2010 e 2009, dati World Bank 2015. In controtendenza l'andamento delle rimesse verso Perù e Romania, rispettivamente terzo e quarto Paese di destinazione che crescono rispettivamente dell'8,3% e 2,9%. Bene anche Sri Lanka (+12,2%), Bangladesh (+11,5%) e Senegal (+7,5%) e raddoppiano quasi le rimesse verso la Russia, da 2,6 a 4,2 milioni di euro. In genere rispondono meglio alla crisi le rimesse verso i Paesi in via di sviluppo che tra 2013 e 2014 aumentano di 7 milioni di euro e superano i 284 milioni nel 2014.
40mila imprese straniere attive nella provincia di Milano
Nonostante la battuta d'arresto gli immigrati milanesi hanno comunque inviato alle famiglie di origine in media più di quelli lombardi e italiani: quasi 1.500 euro a testa contro rispettivamente circa 1.000 euro. La crisi, tuttavia, non spegne la voglia di fare impresa degli immigrati milanesi: sono 40 mila le imprese straniere attive nella provincia di Milano nel 2015, in crescita dell'8,5% in un anno. Di queste, la maggior parte, quasi 31 mila, sono imprese individuali. Tra le comunità più attive egiziani, cinesi e marocchini che nel 2015 superano i rumeni. Quinti i bengalesi.
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