19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Il ministro del Lavoro è ottimista sui dati relativi all'occupazione dopo il Jobs Act

Poletti: «Abbiamo messo le basi per far ripartire l'Italia»

"Non credo di essere troppo ottimista. Sono ottimista perché guardo i segnali che arrivano su molti fronti: ci sono le condizioni perché l'Italia riparta da un punto di vista economico e produca opportunità di lavoro". E' quanto ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione del progetto "Crescere in digitale".

Roma (askanews) - «Non credo di essere troppo ottimista. Sono ottimista perché guardo i segnali che arrivano su molti fronti: ci sono le condizioni perché l'Italia riparta da un punto di vista economico e produca opportunità di lavoro».E' quanto ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione del progetto «Crescere in digitale».

Poletti: Sono ottimista perché vedo i risultati
In merito ai dati sull'occupazione, Poletti inoltre ha spiegato che il ministero fornisce cifre relative alle comunicazioni obbligatorie che riguardano i lavoratori dipendenti; l'Istat fa invece rilevazioni che contengono dati sui lavoratori autonomi e altre tipologie contrattuali. «La qualità del lavoro sta migliorando - ha detto il ministro sottolineando che i contratti a tempo indeterminato sono in aumento - i numeri dicono questo e io sono soddisfatto. Vogliamo che il contratto a tempo indeterminato diventi la forma normale di lavoro». In merito al tasso di disoccupazione, Poletti ha aggiunto: «L'innalzamento della disoccupazione giovanile ha una sponda anche nell'aumento dell'età pensionabile. Dobbiamo gestire questa transizione con tutti gli strumenti, compresi ammortizzatori sociali e flessibilità in uscita. Ma non possiamo perdere una generazione».

Garanzia Giovani è stata un successo
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, è soddisfatto per i risultati del piano «Garanzia Giovani», anche se «era legittimo e ci si poteva aspettare di più». Intervenendo alla presentazione del progetto "Crescere in digitale", Poletti ha sottolineato che «la partenza era complicata in natura» perché «in Italia le politiche attive di presa in carico non erano mai state sperimentate». Ad ogni modo, a oggi sono 550mila i giovani che hanno aderito al programma, «un risultato non banale», ha detto Poletti aggiungendo che «ogni settimana 10-15mila giovani continuano a registrarsi. E' una grande soddisfazione». Di questi 550mila, 300mila sono stati presi in carico mentre 80mila hanno ricevuto una proposta di lavoro. «Allora tutto a posto? - si è chiesto - no, ma una cosa buona c'è e ogni settimana proviamo a migliorare».