16 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Expo 2015

Il padiglione turco è tra i più belli da visitare

La Turchia ha tagliato il traguardo della sua partecipazione a Expo 2015 con uno sprint da record. In soli tre mesi è infatti riuscita a completare un padiglione di 4.170 metri quadrati, il quinto più grande di tutta l'esposizione universale.

MILANO (askanews) - Dopo un percorso lungo e accidentato, la Turchia ha tagliato il traguardo della sua partecipazione a Expo 2015 con uno sprint da record. In soli tre mesi è infatti riuscita a completare un padiglione di 4.170 metri quadrati, il quinto più grande di tutta l'esposizione universale. Un risultato non scontato visto il ritardo con il quale il governo di Ankara, a causa del mancato appoggio italiano alla candidatura di Smirne per l'Expo 2020 assegnato poi a Dubai, ha ufficializzato la propria adesione all'esposizione universale milanese.

Ankara punta sull'Anatolia e il «Nar»
A presentare il padiglione in anteprima è stato il vice ministro turco all'economia, Adnan Yildirim, che nel 2008 era, nella veste di segretario generale della Camera di commercio di Smirne, avversario della candidatura milanese. «Dopo sette anni e un mese voglio ringraziarvi - ha detto - e fare i complimenti all'Italia per questa organizzazione che spero abbia molto successo». La Turchia, ha aggiunto, «saprà fare la differenza» in questo evento chiamato a «fare sbocciare i valori della cooperazione di cui il mondo ha assolutamente bisogno». Per il suo padiglione Ankara ha puntato sulla tradizione dell'agricoltura in Anatolia sud-orientale, le cui tracce risalgono a 12.000 anni fa, senza rinunciare all'ambizione di offrire soluzioni per l'alimentazione mondiale di domani. Da qui il tema scelto, «Scavare nella Storia per il Futuro del Cibo». Simbolo del Paese è il «Nar», il melograno, come rappresentazione della fertilità e dell'abbondanza. Associato ad attributi positivi in molte culture e religioni, questo frutto racchiude metaforicamente al suo interno la poesia del singolo e della moltitudine, della diversità e dell'uguaglianza, l'unità e l'insieme.

Un padiglione ricco di arte e storia
«Eravamo consapevoli di non avere a disposizione molto tempo - ha aggiunto Tarik Sonmez, commissario generale della Turchia per l'Expo 2015 -, ma allo stesso tempo sapevamo di non poter presentare un padiglione povero, semplice e banale. Noi siamo discendenti di una civiltà che sa produrre cibo fin dall'antichità e dovevamo concentrarci su questa ricchezza storica». Per questo il design e l'architettura del padiglione turco sono stati realizzati prendendo ispirazione da esempi di arte e cultura turca.  Tra questi il Palazzo Topkapi, la Stella Seljuk, Cesm-i Bulbul, la regina dell'arte del vetro turco, Caravanserai e la casa tradizionale turca. Nella parte scoperta del padiglione, all'ombra dei platani si trova un'area dove i visitatori potranno gustare il tè ed il caffè turchi godendo dell'atmosfera della tipica fontana ottomana Sadirvan. Una superficie di 800 metri quadrati è stata riservata allo spazio verde, dove sono stati piantati per l'occasione tre platani veri di 15 metri di altezza e 40 alberi di melograno. Un'area di 600 metri quadrati è stata coperta con marmi. Infine un giardino verticale è stato installato su una superficie di 115 metri quadrati, mentre un'area di uguale dimensione è invece destinata a ospitare un laghetto decorativo.