23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Whirlpool

La Campania non può perdere altri 800 posti di lavoro

L'annuncio fatto al Ministero a Roma da Whirlpool, recentemente oggetto di fusione con Indesit, ha "praticamente sancito la chiusura dello stabilimento Casertano, che comporterà 830 licenziamenti nonché lo smantellamento dell'indotto". Un comportamento che, per la Fim Campania è "immotivato e ingiustificato" .

Napoli (askanews) - L'annuncio fatto al Ministero a Roma da Whirlpool, recentemente oggetto di fusione con Indesit, ha «praticamente sancito la chiusura dello stabilimento Casertano, che comporterà 830 licenziamenti nonché lo smantellamento dell'indotto».Un comportamento che, per la Fim Campania è «immotivato e ingiustificato» e che «non trova riscontro né sul piano della competitività né su quello della produttività e dell'affidabilità a seguito dell'accordo faticosamente raggiunto a dicembre 2013».

Terracciano: "No" al piano industriale di Whirlpool
«Un accordo brillante che - hanno sottolineato Giuseppe Terracciano, segretario generale Fim Cisl Campania e Nicodemo Lanzetta, segretario generale Fim Cisl Caserta - ridefiniva gli assetti degli stabilimenti italiani del marchio, individuando produzioni, carichi di lavoro e addetti anche grazie alle potenzialità professionali e produttive dei lavoratori e del sindacato che non si è sottratto a contribuire per reggere alla competitività globale. In particolare - hanno ricordato i sindacalisti - l'Azienda si impegnava a saturare lo stabilimento Casertano trasferendo produzioni da altri stabilimenti e specializzando il sito per la produzione del piano cottura a gas. A distanza di poco più di un anno, quello che sembrava un accordo di sistemazione di lungo termine è messo in discussione dalle fondamenta cancellando centinaia di posti di lavoro, in particolare in un tessuto industriale già di per sè in forte sofferenza».

Tavella: il Mezzogiorno non può perdere altri 800 posti di lavoro
Per «far ritornare Whirlpool e Indesit indietro e abbandonare il progetto di chiusura, ci batteremo per contrastare tale scellerato disegno e metteremo in piedi - hanno annunciato Terracciano e Lanzetta - tutte le iniziative di lotta, con manifestazioni e coinvolgimento della politica, delle istituzioni e della Regione Campania quest'ultima tra l'altro protagonista del progetto 2013. La Campania - hanno concluso - non può permettersi tale desertificazione industriale, il Governo deve intervenire per cambiare rotta e puntare sullo sviluppo industriale ed investire in manifatturiere nella nostra regione.» Alle sue parole fanno eco quelle del segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella: "Il disinteresse dell'Esecutivo in merito alla decisione comunicata oggi dalla Whirlpool la dice lunga sull'impegno dimostrato dal governo nei confronti del Mezzogiorno. La nostra regione non può permettersi altri 800 posti di lavoro persi in un territorio già desertificato dal punto di vista industriale».