L'Italia arranca, Eataly guadagna
Dati positivi per il gruppo fondato nel 2003 da Oscar Farinetti. Con l'apertura di Milano, l'imprenditore ha realizzato 40 milioni di fatturato in un anno, e nel 2014 il gruppo è cresciuto del 30%. Presto, nuove aperture a San Paolo del Brasile, Mosca, Monaco di Baviera, Seul e New York. Che potrebbero, però, gonfiare il debito.
MILANO - «Il 2014 è andato molto bene per Eataly. Siamo cresciuti del 30 e fischia per cento e siamo cresciuti anche sullo storico, del 2-3 per cento circa anche sui punti vendita storici». Così Oscar Farinetti ha illustrato alcuni dati sui conti a Eataly Smeraldo a Milano durante la presentazione della compilation Eataly Live Project. «Quest'anno faremo alcune aperture - ha aggiunto Farinetti - iniziamo il 12 maggio a San Paolo in Brasile. Poi ci saranno Mosca, Monaco di Baviera, Seul e infine apriremo il secondo a New York al World Trade center dedicato alla pace. Anche il punto vendita di Milano è andato molto bene, abbiamo fatto quasi 40 milioni di fatturato in un anno. In questo luogo (Eataly Smeraldo) hanno suonato i grandissimi. E con questo disco celebriamo i migliori tra di loro».
330 MILIONI DI RICAVI NEL 2014 - Il gruppo, fondato nel 2003 da Oscar Farinetti, dovrebbe avere archiviato il 2014 con ricavi per 330 milioni e un margine operativo lordo di 39 milioni. Tali risultati, preliminari, sono riportati tra le righe del bilancio della Tamburi Investment Partners (Tip), la società quotata in Borsa che fa capo a Gianni Tamburi e che l'anno scorso, insieme con altri investitori, ha rilevato il 20% di Eataly dalla famiglia Farinetti.
NUOVE APERTURE, AUMENTO DEL DEBITO? - E se anche i risultati appaiono leggermente inferiori a quelli previsti a ottobre dall'a.d. per il 2014, sono comunque superiori a quelli dell'anno precedente, quando il gruppo aveva realizzato ricavi complessivi per 226 milioni. In quanto al debito, nel 2013, era passato da 84,27 a 128 milioni, mentre quello bancario era cresciuto da 19 a 40,4 milioni. Il bilancio di Tip non riporta il dato, ma si tratterà di vedere se le nuove aperture, e in generale gli investimenti già effettuati o previsti, avranno ulteriormente gonfiato la voce.
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