28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
La Federazione degli Ordini dei Farmacisti contro il ddl sulla concorrenza

Fofi: #lasvoltabuona di Renzi per smantellare il servizio farmaceutico

Continua la guerra dei farmacisti contro il ddl sulla concorrenza del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi. Disegno di legge in cui si prospetterebbe la possibilità che i farmaci di fascia C vengano dipsensati anche dalle parafarmacie. Per Federfarma ciò comporterebbe gravi danni per i cittadini.

ROMA - «Se si confermassero le indiscrezioni di queste ore, sarebbe davvero il caso di ringraziare il presidente del Consiglio: l'apertura alle società di capitali nelle farmacie e la marginalizzazione del farmacista abilitato è davvero #lasvoltabuona per distruggere il servizio farmaceutico. Questa misura, infatti, confermerebbe da una parte i peggiori sospetti sui reali beneficiari di questa pseudo-riforma, dall'altra la vocazione degli ultimi Governi a mortificare le attività professionali». Lo scrive in una nota la Federazione degli Ordini dei Farmacisti.

LIBERALIZZAZIONE DELETERIA - «E' evidente che quando si parla di economie di scala si ha in mente ben altro rispetto a un servizio in convenzione, capillare, che deve rendere possibile l'assistenza farmaceutica cioè uno dei Lea. Oramai - prosegue la Fofi - è persino stucchevole ricordare il numero di studi e ricerche che hanno dimostrato come questo tipo di liberalizzazioni conduca alla concentrazione sul territorio delle sedi e alla concentrazione in poche mani delle farmacie, con pesantissime ricadute occupazionali soprattutto per i giovani. Un approccio analogo, la riduzione dei presidi territoriali, è lo stesso che, applicato alla rete ospedaliera, determina tragedie come quella della neonata siciliana deceduta durante il trasporto in ambulanza. Non è così che si crea una #bellasanità, dopo una #bellascuola, ma è così che si assicurano #vantaggiaipiùforti: grazie al Governo Renzi l'operazione delle famose lenzuolate raggiungerebbe il suo scopo, cioè trasferire la sanità ai capitali»«La Federazione degli Ordini dei Farmacisti denuncia questa deriva come un pericolo non per i suoi 100.000 iscritti, ma per i 60 milioni di italiani cui viene fatto credere che il fulcro della tutela della salute sia poter cercare lo sconto su questo o quel medicinale. Gli italiani non stiano sereni».