27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Dalla manovra nessun effetto sul 2015

Istat: a sorpresa la spesa delle famiglie torna a crescere

Dopo tre anni di riduzione, nel 2014 la spesa delle famiglie segnerà un aumento dello 0,3% «in termini reali, in parte per effetto di una riduzione della propensione al risparmio». Nel 2015, si prevede un ulteriore miglioramento dei consumi privati (+0,6%) che proseguirà anche nel 2016 (+0,8%). In Italia, forse, arriva finalmente la ripresa: ma sarà lenta e debole.

ROMA - Dopo tre anni di riduzione, nel 2014 la spesa delle famiglie segnerà un aumento dello 0,3% «in termini reali, in parte per effetto di una riduzione della propensione al risparmio». Nel 2015, si prevede un ulteriore miglioramento dei consumi privati (+0,6%) che proseguirà anche nel 2016 (+0,8%). A prevederlo è l'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana.

AUMENTA IL REDDITO DISPONIBILE LORDO E LA SPESA PRIVATA PER I CONSUMI - Nel complesso, la spesa privata per consumi «sarà sostenuta dall'aumento modesto del reddito disponibile lordo, che beneficerà delle misure di politica di bilancio a sostegno dei redditi più bassi da lavoro dipendente e del lento miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro». Pur in presenza di una dinamica eccezionalmente bassa dell'inflazione, il potere d'acquisto delle famiglie risulterà sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente.

CRESCE ANCHE LA PROPENSIONE AL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE - Nel biennio successivo alla formazione del reddito disponibile lordo delle famiglie, sostenuta dai redditi da lavoro dipendente (in presenza di un aumento degli occupati), contribuiranno anche le altre componenti di reddito, come conseguenza del miglioramento ciclico dell'economia. Questo favorirà la graduale riduzione dei livelli di incertezza che hanno frenato la crescita dei consumi. La spesa per consumi privati è prevista in aumento dello 0,6% nel 2015 e dello 0,8% nel 2016, «anche per effetto delle misure di bilancio e fiscali adottate a sostegno dei redditi». Nell'orizzonte di previsione, il tasso di risparmio è atteso in lieve incremento. «In presenza di un contesto macroeconomico in moderato miglioramento, le famiglie continuerebbero a perseguire l'obiettivo di ricostituire almeno parte delle scorte di risparmio utilizzate nel corso della fase recessiva. Si tratterà, tuttavia, di un processo graduale che non porterà comunque al raggiungimento dei livelli di risparmio pre-crisi", ha concluso l'Istat.

DOPO TRE ANNI DI RECESSIONE ARRIVA LA RIPRESA, MA SARA' LENTA E DEBOLE - Sarà lenta infatti l'uscita dell'economia italiana dalla crisi. Il Pil, quest'anno, calerà dello 0,3%. Dopo tre anni di recessione, l'Italia tornerà a crescere solo nel 2015, ma la ripresa sarà debole. Per il 2016 è previsto un consolidamento della crescita economica (+1%), a ritmi tuttavia inferiori rispetto ai più dinamici concorrenti europei ed internazionali. E' la fotografia scattata dall'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana nel biennio 2014-2016. L'Istituto, poi, mette in guardia sugli effetti della manovra economica messa a punto dal governo Renzi. La legge di Stabilità avrà un «effetto nullo» nel biennio 2015-2016 per via della compensazione tra gli stimoli legati ad aumenti di spesa pubblica e alla riduzione della pressione fiscale e contributiva e l'effetto negativo dovuto alla clausola di salvaguardia sull'aumento automatico dell'Iva nel 2016.