19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
82mila occupati in più a settembre

Istat: si rivede l'occupazione

La stima provvisoria dell'Istat rivela che a settembre la disoccupazione giovanile torna a calare scendendo al 42,9% dopo aver toccato, ad agosto, il picco massimo del 43,7%. Da oltre un anno, il tasso di disoccupazione giovanile si mantiene saldamente sopra il 40%.

ROMA - La stima provvisoria dell'Istat rivela che a settembre la disoccupazione giovanile torna a calare scendendo al 42,9% dopo aver toccato, ad agosto, il picco massimo del 43,7%. Da oltre un anno, il tasso di disoccupazione giovanile si mantiene saldamente sopra il 40%. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, a settembre, cala di 0,8 punti percentuali rispetto ad agosto ma sale di 1,9 punti su base annua. I disoccupati under 25 sono 698mila.

PRIMO SEGNALE POSITIVO DOPO MESI DI BUIO - Cresce, a settembre, il numero di occupati in Italia. Da quanto rivelato dall'Istat lo scorso mese, gli occupati sono 22 milioni 457mila, in aumento di 82mila unità (+0,4%) su base mensile e di 130mila (+0,6) su base annua. Il tasso di occupazione, dopo 4 mesi di stasi, torna a salire attestandosi al 55,9%. Secondo i tecnici dell'Istat, l'aumento del numero di occupati «è un primo segnale positivo dopo mesi in cui l'occupazione aveva raggiunto livelli minimi». Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, è cresciuto di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti rispetto a dodici mesi prima. L'incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia d'età è pari all'11,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, ma in aumento di 0,6 punti su base annua. Poco più di un giovane su dieci, dunque, è senza lavoro.

POLETTI: DATI ISTAT SEGNO DI SPERANZA - In relazione ai dati positivi dell'Istat, arriva il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. I dati resi noti oggi dall'Istat sull'occupazione a settembre sono positivi e fanno «ben sperare» il ministro del Lavoro, Giuliano , afferma ikìl ministro Poletti, a margine di un convegno a Milano. «Credo che sia un bel risultato, che va assunto come tale perchè è un segno di speranza. Se le cose iniziano ad andare in questa direzione dopo alcuni mesi dove il dato occupazionale era sostanzialmente stabile avere un mese che è il migliore dall'inizio del 2013 credo possa fare ben sperare».

82MILA LAVORATORI IN PIÙ - Analizzando i dati resi noti dall'Istat, il ministro ha sottolineato come questi siano indice del fatto che la disoccupazione non è aumentata. «Non è così. Siamo esattamente nella situazione opposta e cioè noi abbiamo 82mila posti di lavoro in più, che è il miglior dato da inizio 2013». E continua ancora il ministro del Lavoro: «Sono 82mila uomini e donne che nel mese di settembre sono andati a lavorare. C'è poi un secondo dato molto buono: sono aumentate significativamente le persone che hanno cominciato a cercare lavoro»«Quindi - ha detto ancora il ministro - il tasso di disoccupazione che è aumentato dello 0,1% è aumentato perché da un lato ci sono più di centomila persone che sono andate a lavorare e ce ne sono un altro gruppo importante che ha cominciato a cercare lavoro e prima non lo cercava».