14 ottobre 2025
Aggiornato 21:30
Emergenza disoccupazione

Andor: Non abbassiamo la guardia

La ripresa economica resta fragile nell'Unione europea, circondata da incertezze e da un quadro con diverse ombre e alcuni spiragli di luce sul cruciale mercato del lavoro. Da un lato la disoccupazione resta vicina al massimo storico, i disoccupati di lungo periodo sono una quota importante e crescente giunta a quasi 13 milioni. Dall'altro però l'occupazione ha ripreso a crescere.

ROMA - La ripresa economica resta fragile nell'Unione europea, circondata da incertezze e da un quadro con diverse ombre e alcuni spiragli di luce sul cruciale mercato del lavoro. Da un lato la disoccupazione resta vicina al massimo storico, i disoccupati di lungo periodo sono una quota importante e crescente a quasi 13 milioni totali. Dall'altro però l'occupazione ha continuato a crescere da metà 2013, il numero di ore lavorate è aumentato e per la prima volta dal 2011 si è avuto un piccolo aumento dei contratti a tempo pieno, oltre a miglioramenti per quanto riguarda la situazione dei giovani. Questo il quadro della situazione fotografato dalla Rivista trimestrale sull'occupazione e la situazione sociale della Commissione europea.

LASZLO ANDOR: DOBBIAMO TENERE ALTA LA GUARDIA - L'analisi esamina anche le differenze relative alle disuguaglianze di reddito tra gli Stati membri e pone in risalto l'importanza dell'investire durante tutta la vita nell'acquisizione di competenze, al fine di migliorare l'occupabilità dei lavoratori. «Le ultime tendenze indicano che la ripresa economica rimane fragile e che i miglioramenti sono ancora modesti», ha rilevato Laszlo Andor, Commissario europeo per l'Occupazione. «Assistiamo ad una crescita, ma dobbiamo ancora impegnarci affinché essa diventi sostenibile. Lungi dall'abbassare la guardia, dobbiamo persistere nel fornire sostegno alla ripresa macroeconomica e dell'occupazione nell'Ue».

PEGGIO DI NOI GRECIA E SPAGNA - La situazione è migliorata per i giovani, con riduzioni significative dei loro tassi di disoccupazione nella maggior parte degli Stati membri. La disoccupazione giovanile rimane tuttavia molto elevata in paesi come la Grecia e la Spagna. Tra coloro che lavorano, quasi la metà ha incarichi a tempo determinato e quasi un quarto ha un impiego a tempo parziale.