19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Articolo 18

Camusso: Renzi come la Thatcher. Noi scioperiamo

La leader della Cgil, Susanna Camusso, accusa il premier di avere il mente il modello inglese, e promette uno sciopero nazionale contro l'abolizione dell'articolo 18. «La conseguenza del modello degli ultimi venti anni è precariato e non competitività. Un modello fatto di divisioni», ha dichiarato.

MILANO - «Mi sembra che il presidente del Consiglio abbia un po' troppo in mente il modello della Thatcher", lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, a margine dell'inaugurazione della nuova sede della Cgil-Lombardia a Milano. «La conseguenza del modello degli ultimi venti anni è precariato e non competitività. Un modello fatto di divisioni», ha aggiunto.

LO STATUTO VA CAMBIATO, NON BUTTATO - Camusso ha poi spiegato che la sfida è lanciata al governo e al Parlamento, che sta legiferando su questo tema, ma soprattutto all'esecutivo. «E' il governo, a nostro avviso, che sbagliando ha pensato e sostenuto che il tema più urgente di questa stagione sia quello della riforma del mercato del lavoro. Siccome le intenzioni del governo ci paiono intenzioni di riduzione dei diritti e di estensione dell'area della precarietà e della difficoltà, noi stiamo dicendo che bisogna costruire invece diritti che siano universali. E' in questo senso - ha proseguito Camusso - che lo Statuto dei lavoratori va aggiornato, non cambiato né buttato via. Non bisogna dire che è troppo vecchio. Anzi, è la base dei diritti fondamentali».

SCIOPEREREMO - Secondo Camusso, il tema è che lo Statuto dei lavoratori «deve ricomprendere in quei diritti fondamentali tutto il mondo del lavoro, in tutte le sue caratteristiche». La leader sindacale ha quindi così commentato l'accusa al sindacato di conservazione sul fronte dello Statuto: «Bene. Quella conservazione lì è il miglior frutto della nostra storia repubblicana. Non ci rinunciamo». Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, non esclude il rischio di uno sciopero generale sui temi della riforma del lavoro e contesta anche la parola stessa «rischio. Non capisco perché uno sciopero generale sarebbe un rischio. È una delle forme di mobilitazione possibili del sindacato», ha affermato a margine dell'inaugurazione ufficiale della nuova sede della Cgil-Lombardia a Milano. Alla domanda se ci sia in agenda un appuntamento tra sindacato e governo, Camusso ha risposto sarcastica: «Non mi pare».