20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Privatizzazioni

Saccomanni: 2 miliardi dalla cessione del 3% di Eni

RP | RP | RP | RP | Il ministro dell'Economia ha detto di quali aziende lo Stato venderà le proprie quote: Stm, Enav (40%), Sace (Cdp) Fincantieri (Cdp, 40%), Cdp Reti (Cdp), Tag (Cdp), Grandi Stazioni/Cento Staz. (Fs)

ROMA - Il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni ha spiegato i dettagli del piano privatizzazioni ideato dal governo. Le società interessate saranno otto, Eni, Stm, Enav, Sace (Cdp) Fincantieri (Cdp), Cdp Reti (Cdp), Tag (Cdp), Grandi Stazioni/Cento Staz. (Fs). Saccomanni ha precisato che si tratterà di una cessione «del 40 per cento per Enav e Fincantieri». Per quanto riguarda l'Eni, la dismissione avverrà attraverso la cessione di quote eccedenti la percentuale complessiva del 30 per cento, riveniente anche a seguito di operazioni di buy-back e successivo annullamento azioni proprie, come annunciato dal premier Enrico Letta.

Dalla cessione del 3 per cento di Eni arriveranno «2 miliardi di euro», ha riferito il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni che ha aggiunto: «La nostra quota di possesso del capitale dell'Eni per effetto del buy back risulterà cresciuta fino al 33 per cento, così possiamo cedere il 3 per cento, che ci consente di mobilizzare 2 miliardi senza scendere sotto il 30 per cento».

La discussione del primo pacchetto di privatizzazioni «è elemento importante, avevo già sostenuto che la legge stabilità non era affatto stata bocciata dalla Ue», ha affermato Saccomanni, sottolineando che questo «aggiunge un elemento di concretezza».