19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Politica monetaria | Crisi del debito

Draghi vede Weidmann e Geithner per salvare l'Euro

Una serie di incontri per affrontare, al massimo livello, la crisi dell'euro e le misure per fronteggiare il debito dei paesi in difficoltà, con l'ipotesi di un acquisto diretto dei titoli di Stato da parte della Bce. Per questa ragione il presidente dell'Eurotower Mario Draghi incontrerà la prossima settimana il presidente della Bundesbank Jens Weidmann

FRANCOFORTE - Una serie di incontri per affrontare, al massimo livello, la crisi dell'euro e le misure per fronteggiare il debito dei paesi in difficoltà, con l'ipotesi di un acquisto diretto dei titoli di Stato da parte della Bce. Per questa ragione il presidente dell'Eurotower Mario Draghi incontrerà la prossima settimana il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, dopo aver visto il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner che domani vedrà anche il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.

Sul tavolo il tema dell'acquisto dei Bond da parte della BCE - Il presidente della Bce, Mario Draghi, incontrerà «nei prossimi giorni» il presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Lo riferiscono fonti a loro vicine citate dal sito Finanzen.net. Sul tavolo dei colloqui la recente proposta di Draghi di acquistare, a partire da settembre, i titoli di debito emessi da alcuni Paesi dell'eurozona in difficoltà: «Draghi e Weidmann vogliono parlare dell'acquisto dei bond», ha spiegato la fonte.
Con il suo intervento di giovedì il presidente della Bce ha colto di sorpresa molti membri del Consiglio della Bundesbank, contraria a questo tipo di intervento, in quanto non in linea con il mandato della Bce, secondo la visione dell'istituto tedesco.

Rischi enormi per l'economia mondiale - E domani densa agenda di impegni in Germania per il segretario del Tesoro americano Timothy Geithner, che nel pomeriggio si recherà sull'isola tedesca di Sylt, nel Mare del Nord, per un colloquio a porte chiuse con il ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble. L'incontro sarà consacrato «alle economie europea e americana».
La sera Geithner andrà a Francoforte, sede della Banca Centrale europea, per incontrare Draghi. Geithner ha affermato di recente che la crisi della zona euro rappresenta un «rischio enorme» per la ripresa dell'economia mondiale.

Merkel e Hollande con Draghi: «Pronti a tutto per salvare l'Euro» - L'imprimatur politico della Francia e soprattutto della Germania, le due maggiori economie dell'area euro, al forte messaggio lanciato ai mercati dal presidente della Bce Mario Draghi ha rafforzato le ipotesi di una manovra coordinata tra governi e Banca centrale per respingere le tensioni dei mercati, che da mesi hanno ripreso a bersagliare la periferia dell'area euro. Ricalcando le parole usate a Londra da Draghi, ieri il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno affermato che i due paesi sono a loro volta «pronti a tutto per salvare l'euro». Un messaggio che al tempo stesso è una promessa di supporto e un monito ai mercati, sulle scommesse ribassiste contro la tenuta della valuta unica. Una presa di posizione chiara che relega in una posizione apparentemente isolata la stessa banca centrale della Germania, la Bundesbank, che aveva confermato una certa ostilità agli acquisti calmieranti di titoli di Stato da parte della Bce. Eppure perfino la contrarietà della Buba conteneva in sé un possibile indiretto via libera, perché queste operazioni sono state definite solo come «problematiche» da un portavoce, e non idonee a risolvere la crisi. Non si tratta quindi di un no secco che chiude ogni possibilità, come avverrebbe ad esempio se venissero definite «vietate dai trattati». Forse più di questo non ci si può attendere dall'istituzione che si ritiene custode dell'ortodossia monetaria nell'area euro.