24 aprile 2024
Aggiornato 18:00
La crisi del debito greco

Grecia, dalla BCE concessioni-chiave: schiarita nelle trattative

Secondo il «Wall Street Journal» l'Istituto di Francoforte è disposto allo scambio di bond sotto il valore nominale. La notizia, commenta il Wsj, costituisce comunque un ulteriore segnale del crescente pragmatismo della Bce con la guida di Draghi

ROMA - Importante schiarita nelle trattative per il salvataggio finanziario della Grecia. La Banca centrale europea, rivela il Wall Street Journal, ha fatto delle concessioni-chiave sulle obbligazioni di Atene che detiene in portafoglio, facilitando il cammino verso la riduzione del debito del Paese. Citando fonti vicine alle negoziazioni, il Wsj, sottolinea che la decisione della Bce, uno dei principali creditori della Grecia, ridurrà la cifra che attualmente manca alle finanze del Paese, spianando la strada per un accordo di ristrutturazione tra Atene e i creditori privati che a sua volta sbloccherà un secondo pacchetto finanziario di salvataggio da 130 miliardi di euro da parte dei paesi dell'eurozona e del Fondo Monetario Internazionale.

L'istituto di Francoforte disposto a scambio bond sotto valore nominale - Secondo il Wsj la Bce ha dato il suo assenso a scambiare, a un prezzo inferiore al loro valore nominale, le obbligazioni greche che ha comprato sul mercato secondario, a patto che le trattative sulla ristrutturazione del debito abbiano un esito positivo. La banca centrale europea, comunque, non registrerà una perdita sulla transazione, ma non è ancora chiaro se l'istituto guidato da Mario Draghi scambierà i titoli a un valore sotto la pari al quale li ha acquistati o se invece registrerà comunque un guadagno su tale transazione.
La notizia, commenta il Wsj, costituisce comunque un ulteriore segnale del crescente pragmatismo della Bce con la guida di Draghi, dopo l'importante innovazione varata a dicembra con l'operazione di rifinanziamento a lungo termine per le banche (Ltro) che su richiesta hanno ricevuto fondi per tre anni a un tasso dell'1% e che sembra aver restituito fiducia nelle banche del Vecchio Continente.

Bozza intesa con troika: taglio del 20% a salario minimo - La Grecia si impegnerà in una politica permanente di contenimento della spesa pubblica, con tagli alle pensioni e una riduzione del 20% del salario minimo, alla luce di una contrazione economica maggiore di quella precedentemente stimata. E' quanto si legge nella bozza del nuovo accordo tra Atene e l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale (Fmi), resa nota da Bloomberg.
«Per rilanciare competitività e crescita, accelereremo l'applicazione di profonde riforme strutturali nei mercati del lavoro, dei prodotti e dei servizi», si legge nella lettera di intenti indirizzata al Direttore del Fmi, Christine Lagarde, allegata a un accordo di 43 pagine che dovrà essere sottoscritto dal premier greco Lucas Papademos, dal ministro delle Finanze Evangelos Venizelos e dal governatore della Banca centrale George Provopoulos.