28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Pubblica Amministrazione

Brunetta: Bene Monti sui manager, ma la proposta è targata Pdl-Pd

L'ex Ministro del PDL: «Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Non pubblicati i trattamenti dei dirigenti della Presidenza del Consiglio»

ROMA - «Bene l'azione di Monti. Ma dare a Cesare quel che è di Cesare. Ma per amor di verità dobbiamo ricordare come questo provvedimento nasca in Parlamento grazie a una proposta presentata in Commissione Bilancio, alla Camera dei deputati, dal Pdl e dal Pd, e accolta con parere favorevole dal governo». Lo ha affermato l'ex ministro Pdl per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, commentando le nuove norme sul tetto agli stipendi dei manager della Pa decretati dal Presidente del Consiglio.
«Accolgo con favore l'iniziativa del presidente del Consiglio Mario Monti che ha trasmesso ai presidenti di Senato e Camera, prima dei novanta giorni previsti dal decreto salva-Italia lo schema di decreto che riguarda il limite massimo retributivo dei dirigenti pubblici, prendendo come parametro di riferimento il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. E nella giusta direzione - ha detto ancora Brunetta- nella giusta direzione anche il non utilizzo delle deroghe a queste restrizioni, previste nello stesso decreto «Salva Italia», e l'iniziativa sui dipendenti collocati fuori ruolo o in aspettativa retribuita presso altre pubbliche amministrazioni, la cui retribuzione per l'incarico non potrà superare il 25% del loro trattamento economico fondamentale».

Non pubblicati i trattamenti dei dirigenti della Presidenza del Consiglio - L'ex ministro Pdl Renato Brunetta ha presentato un'interpellanza urgente per chiedere al presidente del Consiglio quali interventi intende adottare affinché venga rispettata la norma di legge in materia di trasparenza, denunciando che «nel sito del governo non sono pubblicate, o quantomeno non sono rinvenibili, le retribuzioni dei dirigenti (di ruolo e non) della presidenza del Consiglio dei ministri.
Nell'interpellanza, si chiede inoltre «se il presidente del Consiglio intende chiarire che per ogni singolo dirigente, anche proveniente da altre carriere, si debba pubblicare l'intero trattamento economico e non solo quello a carico della presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di rispettare il principio di trasparenza previsto dalla legge».
In questo senso, Brunetta richiama le norme di legge della riforma finalizzata alla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni che porta a suo nome che a suo giudizio sarebbero state ignorate, con particolare riferimento a quanto disposto dall'articolo 11 del decreto legislativo n.150 del 2009.