Il debutto di Monti all'Eurogruppo, piena fiducia dei partner
E' andata «molto bene, grazie», si è limitato a dire ai cronisti il Premier alla fine della riunione, lasciando il palazzo del Consiglio UE. Juncker e Rehn: Prenderà tutte le misure per il pareggio nel 2013
BRUXELLES - Tutto come previsto per il battesimo del fuoco di Mario Monti all'Eurogruppo, ieri a Bruxelles. E' andata «molto bene, grazie», si è limitato a dire ai cronisti il premier alla fine della riunione, lasciando il palazzo del Consiglio UE, dove ha esposto ai ministri delle Finanze dell'Eurozona il programma anti crisi dell'Italia.
Poco prima, il ministro delle Finanze belga, Didier Reynders, alla domanda se il premier avesse convinto i partner aveva risposto «certamente», osservando poi che «c'è grandissima fiducia da parte dell'insieme dei membri dell'Eurogruppo sugli impegni assunti da Monti, che - ha sottolineato - conosciamo molto bene». Reynders aggiunto che il primo ministro «presenterà la prossima settimana a Roma le misure, e allora avremo maggiori dettagli», che Monti spiegherà poi «al Consiglio europeo dell'8 dicembre».
Poco più tardi, durante la conferenza stampa conclusiva della riunione, anche il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha riconosciuto che «le priorità del governo presentate dal premier», e in particolare «i recenti progressi», con i provvedimenti necessari per conseguire il pareggio di bilancio nel 2013 «sono una buona base su cui fondare riforme ambiziose. Abbiamo piena fiducia - ha sottolineato Juncker - che Monti sarà in grado di realizzare il suo programma».
Secondo il commissario UE agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, il presidente del Consiglio italiano «ha sottolineato che il governo prenderà tutte le misure necessarie per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013», ciò che è «essenziale per garantire la stabilità finanziaria, ripristinare la fiducia a invertire la tendenza negativa nell'andamento del debito pubblico». Il programma del governo, ha concluso Rehn, garantirà il consolidamento fiscale, stimolerà e rafforzerà la crescita e assicurerà l'equità sociale».
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