29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La politica energetica del Governo Monti

Energia: Passera, massima attenzione al settore

Intervento del ministro dello Sviluppo al Consiglio UE a Bruxelles: «L'Europa ci aiuti a far accettare i progetti ai cittadini. Nucleare? Lavoriamo per adattare il piano energetico»

BRUXELLES - Il nuovo governo italiano «darà la massima importanza al settore dell'energia», restando in linea con i suoi obiettivi «rigore e austerità da una parte e sviluppo e posti di lavoro dall'altra». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera, durante il suo primo intervento al Consiglio Energia dell'Ue, oggi a Bruxelles.
Passera ha parlato durante il dibattito sulle misure per l'efficienza energetica, proposte dalla Commissione europea, e su regole e orientamenti riguardanti la selezione della lista prioritaria delle reti infrastrutturali transeuropee (sempre nel settore energetico), per le quali è previsto il co-finanziamento comunitario.
La creazione del mercato interno dell'energia, ha osservato Passera, «contribuirà a ridurre i costi per le famiglie e le imprese». E, a proposito della selezione dei progetti prioritari di infrastrutture, il ministro ha aggiunto: «Le proposte fatte dalla Commissione ci trovano del tutto d'accordo, apprezziamo il lavoro fatto». Da approfondire, tuttavia, sono «le procedure per la definizione della lista dei progetti, che deve essere fatta rapidamente, tenendo conto delle esigenze delle imprese e dei cittadini». Inoltre, ha continuato Passera, «consideriamo possibile accelerare i processi di autorizzazione attraverso il ricorso a meccanismi di silenzio/assenso», quando i tempi rischiano di diventare troppo lunghi.

Passera: L'UE aiuti a far accettare i progetti ai cittadini - Il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera, ha chiesto alla Commissione Ue di aiutare il governo a far accettare al pubblico i progetti relativi alle infrastrutture energetiche, e di operare affinché la scelta delle opere da finanziare con i fondi Ue non sia discriminatoria.
Nel suo primo intervento al Consiglio Energia dell'Ue, oggi a Bruxelles, il ministro ha parlato durante il dibattito sulle misure per l'efficienza energetica, proposte dalla Commissione europea, e su regole e orientamenti per la selezione della lista prioritaria delle reti infrastrutturali transeuropee (Ten).
Passera ha chiesto alla Commissione «che aiuti a presentare i progetti ai cittadini per assicurarne la massima accettabilità», con un implicito riferimento a rigassificatori e termovalorizzatori. Il ministro ha quindi sollecitato l'esecutivo Ue a fare in modo «che nell'assegnazione dei fondi europei non si creino distorsioni competitive fra gli operatori dei vari paesi».

Nucleare, lavoriamo per adattare il piano energetico - Il ministero delle Sviluppo economico e delle infrastrutture è al lavoro per rivedere il piano energetico nazionale alla luce del risultato del referendum di giugno, che ha bocciato il ritorno al nucleare; ma è ancora prematuro dire da quali fonti verrà coperto il 25% del fabbisogno che, secondo il governo precedente, avrebbe dovuto essere assicurato dalle centrali atomiche. Lo ha detto, stasera a Bruxelles, il ministro Corrado Passera, rispondendo ai cronisti al termine del Consiglio Energia dell'Ue.
Il ministro ha innanzitutto sottolineato che «per quanto riguarda il solare fotovoltaico e le rinnovabili c'è già un fior di piano» in Italia. Ma, ha osservato poi, «è ovvio che dopo il referendum sul nucleare, in funzione dei risultati, dovremo rivedere il piano energetico nazionale e confrontarlo con i nostri partner europei, riadattandolo alla nuova situazione», anche se, ha spiegato Passera, «non c'è da modificare le previsioni al 2020, perché il nucleare sarebbe arrivato solo successivamente a quella data».
Alla domanda se sia possibile coprire quel 25% con le rinnovabili (portando al 50% la loro quota nel fabbisogno complessivo nazionale), il ministro ha replicato: «Non banalizziamo, ci stiamo lavorando».