Il prezzo della verde cala a 1,616 euro. Il diesel sale a 1,572 euro
La media nazionale dei prezzi del metano in lieve aumento a 0,92 euro/kg. Gpl Eni fermo a 0,728 euro/litro. Confcommercio: «La gratuità delle carte di pagamento è un risultato storico»
ROMA - Ancora saliscendi sul mercato dei carburanti in Italia. Secondo la consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, per la verde la media ponderata nazionale dei prezzi tra i diversi marchi scende di 0,5 centesimi a 1,616 euro/litro. Per il diesel si registra un ritocco al rialzo di 0,1 centesimi a 1,572 euro/litro. La media nazionale dei prezzi del metano in lieve aumento a 0,92 euro/kg. Gpl Eni fermo a 0,728 euro/litro.
Nel dettaglio questa mattina registra ribassi sulla verde per Esso, IP, Tamoil e TotalErg, con queste ultime due che ritoccano al rialzo il prezzo consigliato del diesel. Per Esso, dunque, il prezzo medio nazionale della benzina diminuisce di 0,5 centesimi a 1,628 euro/litro. Per IP il ribasso è di 1,5 centesimi a 1,615 euro/litro. Tamoil ritocca al ribasso la benzina (-0,5 centesimi a 1,624 euro/litro) e al rialzo il gasolio +0,5 centesimi a 1,564 euro/litro). Infine, per TotalErg il calo sulla verde è di 1,6 centesimi a 1,619 euro/litro e l'aumento sul diesel di 0,7 centesimi a 1,578 euro/litro.
Confcommercio: La gratuità delle carte di pagamento è un risultato storico - La gratuità delle carte di pagamento è un risultato storico per consumatori e benzinai e un deterrente fondamentale contro il crimine. Lo scrivono in una nota Figisc/Anisa Confcommercio.
Dal primo gennaio 2012, secondo quanto disposto dalla legge di stabilità, ricordano le due associazioni, presso i distributori di carburanti nazionali, sull'uso della moneta elettronica non peseranno più oneri di commissione né sul venditore né sull'acquirente fino ad un importo di 100 euro di valore della transazione. «Si tratta - commenta Luca Squeri, presidente di Figisc - di un risultato straordinario, frutto dell'accordo tra il Governo e Figisc/Anisa Confcommercio in margine alla vertenza sul bonus fiscale dei gestori delle pompe di carburante che ha un tangibile valore economico, stimabile in qualche centinaio di milioni di euro all'anno, equamente ripartiti tra i consumatori ed i gestori, valore destinato a crescere in notevole misura se, come per diverse ragioni sembra opportuno, vi sarà una ulteriore diffusione di questo mezzo di pagamento in sostituzione dei contanti».
«Questa norma» precisa Squeri «ha un significativo valore anche ai fini del contrasto alla criminalità, proprio mentre la cronaca di questi giorni parla di un nuovo omicidio di un nostro collega. La presenza di significative quantità di contanti presso i distributori di carburanti costituisce un alto rischio per i gestori: accanto a più consistenti misure sulla sorvegliabilità dei distributori - conclude - la progressiva sostituzione del contante con i mezzi di pagamento elettronici contribuisce ad abbattere questo rischio, senza che ciò si traduca in un ulteriore onere per la categoria ed alleggerendo, nel contempo, il Consumatore di spese che fino ad oggi hanno inciso sul già alto prezzo dei carburanti».