28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Presentato all’ENEA

«Jules Horowitz» il reattore sperimentale per applicazioni scientifiche e industriali

Si tratta di un reattore che presenta significative innovazioni tecnologiche utili al mondo della ricerca ed a quello dell’industria nucleare, che verrà utilizzato per effettuare prove di sicurezza e di qualifica

ROMA - «Jules Horowitz» (JHR) è il nome del reattore sperimentale, in costruzione in Francia a Cadarache presso il CEA (Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives), che è stato presentato oggi all’ENEA, il cui avviamento è previsto per la fine del 2014.

Si tratta di un reattore che presenta significative innovazioni tecnologiche utili al mondo della ricerca ed a quello dell’industria nucleare, che verrà utilizzato per effettuare prove di sicurezza e di qualifica dei materiali, dei componenti e dei sistemi destinati agli impianti di nuova generazione, ma che troverà applicazione anche per usi medici perché potrà assicurare fino al 50% del fabbisogno europeo di isotopi radioattivi a vita breve. Su questo reattore, verranno formati i quadri tecnici da destinare alla conduzione e gestione di reattori nucleari. Con un’operatività stimata per non meno di 50 anni, il reattore JHR assumerà un ruolo fondamentale nel rinnovamento del parco di impianti sperimentali di ricerca attivi in Europa, che nel giro di un decennio saranno ormai obsoleti.

Il reattore JHR è finanziato da un Consorzio internazionale prevalentemente europeo, con il supporto dell’Agenzia per l'energia nucleare (NEA), che opera sotto l'egida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Il CEA agisce in veste di proprietario, operatore e responsabile della costruzione del reattore, all’interno del Consorzio che comprende: AREVA e EDF (Francia), CIEMAT (Spagna, con un consorzio di partner nazionali), NRI (Repubblica Ceca), SCK-CEN (Belgio), VTT (Finlandia, con un consorzio di partner nazionali), VATTENFALL (Svezia), DAE (India) e JAEA (Giappone).

L’ENEA ha attivato una collaborazione con il CEA che prevede la partecipazione alla definizione delle prove e degli esperimenti da eseguire con questo reattore sperimentale.