28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
I dati di Banca d'Italia

Fisco: Nel 2012 pressione fiscale al 44%

Nelle stime del Governo mancano gli effetti della delega fiscale e assistenziale. UIL: Fondamentale la riforma del fisco entro la fine dell'anno

ROMA - Nel 2012 la pressione fiscale potrebbe attestarsi intorno al 44%, un «massimo storico». Ad affermarlo il funzionario generale dell'area ricerca economica e relazioni internazionali della Banca d'Italia, Daniele Franco, in un'audizione in Senato sulla legge di stabilità. Secondo le stime del governo la pressione fiscale si attesterà intorno al 43,8%, ha spiegato Franco, ma queste stime «non includono gli effetti dell'attuazione» della delega fiscale e assistenziale che potrebbero determinare in quell'anno maggiori entrate fino a 0,2% di Pil.
Franco ha ricordato che, secondo la nota di aggiornamento del Def, «la pressione fiscale salirebbe dal 42,3% del 2010 al 42,7% nel 2011 e dal 2012 si attesterebbe su valori intorno al 43,8%, un massimo storico». Ma le stime del governo, ha proseguito Franco, «non includono gli effetti dell'attuazione» della delega fiscale e assistenziale che potrebbero determinare in quell'anno maggiori entrate «fino a 0,2% di Pil nel 2012, 1% nel 2013 e 1,2% nel 2014».

UIL: Fondamentale la riforma del fisco entro la fine dell'anno - In considerazione della fase che sta attraversando il nostro Paese, La Uil continua a considerare «fondamentale» la definizione di una riforma fiscale «entro la fine di questo anno», proprio in considerazione della fase che sta attraversando il paese. E' quanto si legge nel documento della segreteria confederale che si è riunita per una prima valutazione in merito agli impegni assunti dal Governo italiano nei confronti dell'Unione europea.
«La riforma - spiega il sindacato di via Lucullo - deve porsi l'obiettivo di ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e le necessarie risorse dovranno essere reperite agendo su tre filoni. Bisogna, innanzitutto, proseguire e implementare l'azione di recupero dell'evasione fiscale, utilizzando una parte di questi introiti per la riduzione delle tasse. Deve, inoltre, essere rimodulato il sistema delle deduzioni e delle detrazioni a vantaggio del lavoro dipendente. Occorre, infine, spostare il carico fiscale dai redditi ai patrimoni la cui entità sia superiore a un milione di euro».