28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Presentazione alla comunità finanziaria a Londra

Fiat, Marchione conferma i target 2011: utile netto a 1,7 milardi

L'AD del Lingotto: «Stime con Chrysler. Debito netto atteso a 5-5,5 miliardi». Landini: «Il Governo non permetta alla Fiat di lasciare Termini». Lombardo: «Accordo solo con il consenso delle parti»

LONDRA - La Fiat conferma i target per il 2011, con un utile netto di circa 1,7 miliardi di euro. In una presentazione alla comunità finanziaria a Londra, l'ad Sergio Marchionne ha confermato infatti la guidance per l'anno in corso, con Chrysler che contribuisce ai risultati consolidati del gruppo da giugno in poi.
I ricavi - ha spiegato Marchionne - a fine anno sono stimati a circa 58 miliardi, mentre l'utile dalla gestione ordinaria sarà intorno a 2,1 miliardi. Il debito industriale netto del gruppo, invece, è atteso in un range tra 5 e 5,5 miliardi, con una liquidità sui 18 miliardi.

Entro 2014 break-even industriale in Europa - Per il 2014 il gruppo Fiat raggiungerà il break-even delle attività industriali in Europa. Il Lingotto, ha spiegato l'ad in una slide, punta a «ricostruire un sistema industriale sostenibile con l'obiettivo finale» per le attività europee del break-even entro il 2014.
La capacità di utilizzo degli impianti nel gruppo Fiat - secondo Marchionne - nel primo semestre 2011 in Italia è stata al 33% (contro il 37% dei primi sei mesi dell'anno scorso), mentre nel resto d'Europa è stata al 73% (era al 78% a gennaio-giugno del 2010).

Landini: «Il Governo non permetta alla Fiat di lasciare Termini» - «Hanno ragione i lavoratori di Termini Imerese che sono da quasi una settimana in mobilitazione. Alla Fiat non può essere permesso di dismettere la produzione dello stabilimento siciliano in assenza di altri progetti industriali credibili che garantiscano gli attuali livelli occupazionali». Lo dichiara in una nota il leader della Fiom, Maurizio Landini.
«Il Governo, in questa fase - aggiunge - deve essere il soggetto che svolge questa funzione».

Lombardo: «Accordo su Termini solo con il consenso delle parti» - «Non firmeremo alcun accordo che non sia frutto del consenso di tutte le parti interessate alla vertenza Fiat, a partire dai sindacati dei lavoratori». Questo il commento finale il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, al termine dell'incontro svoltosi a palazzo d'Orleans con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori sulla vertenza Fiat di Termini Imerese.
«Stiamo lavorando - ha detto Lombardo - per giungere all'incontro fissato per il 27 settembre a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, cercando di affrontare e sciogliere prima tutti i nodi tecnici che sono ancora sul terreno: dalle garanzie occupazionali per tutti i lavoratori dello stabilimento all'attivazione di tutti gli strumenti di accompagnamento alla pensione, alle misure di sostegno al reddito da utilizzare nella fase di transizione».
«I tecnici ministeriali, assieme all'advisor, a quelli della Regione e con Dr motors - ha aggiunto - stanno anche valutando tutte le ipotesi per garantire le aziende e i lavoratori dell'indotto. Sono tutti passaggi tecnici necessari e i suggerimenti posti oggi saranno oggetto di attente e minuziose verifiche. In ogni caso l'obiettivo è sottoscrivere un accordo che sia conclusivo ed espressione del consenso di tutte le parti coinvolte, comprese le istituzioni».
Lombardo ha accolto la sollecitazione del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, affinchè si sottoscriva l'accordo che consente l'immediata disponibilità di 150 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture nell'area industriale termitana.