Nel 2011 si perderanno 88mila posti lavoro
Con un calo dell'occupazione dipendente dello 0,7%. Quasi 59mila nell'industria e 29mila nei servizi
MILANO - Nel 2011 saranno 88mila (87.700) i posti di lavoro che andranno persi nelle aziende con almeno un dipendente. L'occupazione dei lavoratori dipendenti calerà quindi dello 0,7%, meno della discesa dell'1,5% del 2010 ma ancora in perdita. La proiezione è del centro studi di Unioncamere, l'Unione delle camere di commercio, che però non specifica quanti sono i posti di lavoro già persi, e quindi quante persone hanno già perso il lavoro e quante lo perderanno in autunno.
Secondo gli ultimi dati Istat, che non è detto siano direttamente confrontabili, a giugno, il calo dell'occupazione su base annua è stato dello 0,3% ed il tasso di disoccupazione è rimasto all'8%. La variazione rispetto a maggio, simile a quella dei mesi precedenti, è stata negativa dello dello 0,021%.
Nelle stime di Unioncamere, 58.800 saranno i posti persi nell'industria, quasi 29mila nel solo settore delle costruzioni, mentre 28.800 saranno i posti persi nei servizi: 5.600 in meno in alberghi, ristoranti e servizi turistici e 6 mila in meno nel settore trasporto, movimentazione merci e logistica. Ci saranno invece 1.500 assunzioni nei servizi avanzati.
A livello territoriale, più della metà dei posti, 41.200, andranno persi nel Sud e nelle isole; 19.300 nel Nord Ovest, 10.600 nel Nord Est e 16.600 al Centro.
A livello di dimensioni invece, a soffrire di più saranno le imprese più piccole, fino a nove dipendenti, con 41.200 posti in meno.
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