Faib e Fegica sospendono lo sciopero
Anche i gestori aderiscono alla inziativa del 25 luglio perchè vengano rimosse le «Accise dimenticate»
ROMA - L’iniziativa di sciopero proclamata per la prossima settimana dal Coordinamento Nazionale Unitario di Faib e Fegica, contestando le misure assunte dal Governo che rafforzano il monopolio dei petrolieri, per sostenere l’iter parlamentare della riforma del settore e consentire di abbassare i prezzi dei carburanti su tutta la rete, è stato sospesa.
La decisione - informa una nota del Coordinamento - è stata assunta rispondendo positivamente all’invito pressante della Commissione di garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi e per dare il giusto riconoscimento e maggiore forza al tentativo di conciliazione della vertenza con il Governo annunciato nelle scorse ore dalla Commissione stessa.
Pur in presenza di una gravissima iniziativa nei confronti delle piccole imprese di gestione e delle centinaia di migliaia di cittadini che hanno sottoscritto il progetto di legge «Libera la benzina!», promosso insieme alle associazioni dei consumatori, a Cisl e a Confesercenti, assunta dal Governo allo scopo di proteggere le rendite di posizione di petrolieri e retisti e «punire» una categoria proprio per aver «osato» metterle in discussione, i Gestori hanno deciso di dare una nuova prova del loro senso di responsabilità, rimuovendo una possibile causa di disagio verso gli automobilisti.
Tutto ciò, senza per questo voler minimamente arretrare nell’iniziativa assunta a favore di una riforma legislativa del settore che apra il mercato alla concorrenza e spezzi i rigidi controlli sui prezzi che finora hanno determinato distorsioni sui meccanismi competitivi e maggiori oneri per i consumatori.
Adesione all'iniziativa del 25 luglio - Proprio in questa ottica -conclude la nota- il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib e Fegica annuncia di avere dato la propria adesione all’iniziativa del 25 luglio prossimo, promossa dalla Fita CNA, per avanzare in modo, forte e pacifico, la richiesta al Governo di rimuovere il consistente peso dai prezzi dei carburanti costituito da una lunga serie di «accise dimenticate» e compensare, in questo modo, gli iniqui e consistenti aumenti introdotti nelle ultime settimane.
Si tratta di una iniziativa tanto più significativa perché intende offrire una occasione per riflettere alla politica, sulla convergenza in questo modo realizzata tra realtà anche molto differenti (sindacati, categorie, consumatori), ma che hanno trovato infine le ragioni per confrontarsi e mettere in comune, anche in prospettiva, esperienze e istanze.
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