Bombassei: L'adesione di FIAT a Confindustria la rafforza
Il Vicepresidente degli industriali: «Condivisione sulla richiesta di Fiat su contratti»
ROMA - «Le scelte di Confindustria sono ispirate all'unico criterio di creare le migliori condizioni perché le aziende possano essere competitive oggi, nell'attuale contesto globale. Per questo nel 2009 abbiamo firmato il Protocollo sui livelli contrattuali al costo di una non facile rottura con la CGIL. Per questo diciamo da tempo che laddove, come nel caso della Fiat, vi sia un contratto aziendale che ha il consenso della maggioranza dei lavoratori, tale contratto deve essere considerato valido per tutti e deve poter sostituire il CCNL». Lo afferma in una nota Alberto Bombassei, Vice Presidente di Confindustria per le Relazioni Industriali.
«SUI CONTRATTI PIENA SINTONIA CON FIAT» - «Condividiamo pienamente la richiesta di Fiat di avere un sistema in cui i contratti stipulati con una maggioranza dei lavoratori siano pienamente vincolanti per tutte le organizzazioni presenti in azienda. Come noto, siamo anzi pronti a definire un accordo in questo senso con le organizzazioni sindacali che possa essere poi recepito dal legislatore. Sarebbe un passaggio importante nella modernizzazione delle relazioni industriali, cui contiamo di lavorare in piena sintonia con Fiat» - aggiunge il Vice Presidente.
«Alla luce di queste considerazioni, riteniamo che l'appartenenza a Confindustria non indebolisca Fiat, anzi la rafforzi. Non vediamo controindicazioni, né sul piano delle strategie di fondo nè sotto il profilo strettamente tecnico-giuridico. Al riguardo, facciamo notare che la Fiat, come qualunque altra azienda, può essere associata a Confindustria pur avendo un proprio contratto aziendale sostitutivo rispetto al CCNL. Non lo impedisce nessuna regola interna al sistema Confindustria. Né lo può impedire la legge o la giurisprudenza, dal momento che Confindustria è un'associazione del tutto volontaria».
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