29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Il Capo dello Stato preoccupato per la disoccupazione giovanile

Napolitano: «Da troppi anni il ritmo di crescita dell'Italia è insoddisfacente»

Per il Quirinale l'Unione Europea deve guardare al Mediterraneo non solo per il pericolo immigrazione, ma come opportunità di sviluppo

ROMA - «Dobbiamo mirare a un ritmo di crescita più sostenuto e continuativo»: è l'invito che ha lanciato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente cileno, Sebastian Pinera. Davanti a una Europa che sta superando faticosamente la crisi economica e a paesi come il Cile e, in generale tutta l'America Latina, che crescono con Pil tra il 6 e l'8%, Napolitano ha sottolineato la necessità «di intensificare il ritmo della nostra crescita da troppi anni insoddisfacente».

CI VOGLIONO AZIONI EFFICACI CONTRO LA DISOCCUPAZIONE
Napolitano ha ribadito che «il problema della disoccupazione giovanile è una questione molto seria ed è molto preoccupante la carenza di prospettive di lavoro per i giovani tra i 19 e i 35 anni».
Il capo dello Stato ha invitato a «trarne nel conseguenze» con «un'azione efficace sia attraverso politiche specifiche per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro sia attraverso politiche più generali per intensificare il ritmo della crescita da troppi anni insoddisfacente».
Non vanno evitati flussi normali ma crisi precipitose

L’UNIONE EUROPEA DEVE PARLARE CON UNA SOLA VOCE SU IMMIGRAZIONE E ASILO - L'Unione Europea deve «accelerare il cammino verso una politica comune dell'immigrazione e dell'asilo». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in vista del vertice straordinario Ue che l'11 marzo discuterà della risposta europea alle crisi sociopolitiche nordafricane, e in particolare a quella libica.
«Naturalmente questa politica comune è chiamata a fare le sue prove anche di fronte all'emergenza in Nord Africa e in modo particolare in Tunisia, in Libia, non sappiamo con quali ipotesi al momento non quantificabili di afflusso di immigrati verso le coste italiane» ha osservato il capo dello Stato, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine di un colloquio col presidente cileno Sebastian Pinera oggi al Quirinale.

LO SVILUPPO E’ L’ANTIDOTO AI PROBLEMI DEL MEDITERRANEO - «L'Unione Europea - ha proseguito Napolitano - deve avere una sua comune forte determinazione nel rilanciare la politica euro-mediterranea, perché non si tratta soltanto di raccogliere persone che fuggono da quella parte dell'Africa, dalla sponda sud del Mediterraneo, ma si tratta di dare una prospettiva di sviluppo a tutta l'area mediterranea che costituisce la risposta più importante, anche per evitare non flussi migratori normali e perfino necessari per l'Europa verso i nostri paesi, ma per evitare delle crisi precipitose, catastrofiche che sarebbero molto difficilmente sostenibili».

LE FACCENDE DI BERLUSCONI SULLA STAMPA INTERNAZIONALE? C’ E’ LIBERTA’ DI INFORMAZIONE - Napolitano risponde al quesito con una premessa: «Io naturalmente non posso dire agli organi di informazione di tutto il mondo quali notizie dare sull'Italia, c'è libertà di informazione e ognuno si regola come segue».
Napolitano ha specificato che l'immagine dell’Italia sui media mondiali non è e non può essere solo quella relativa alle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio: «Io sottolineo la necessità che venga prospettata la realtà del paese nei suoi sviluppi, nelle sue evoluzioni e anche problematicità», «nelle prove che quotidianamente il paese supera».

L’ITALIA MERITA ATTENZIONE PER I SUOI INDUBBI MERITI - Il capo dello Stato ha fatto riferimento in particolare al fatto che «siamo in una fase di sia pur faticosa ripresa dalla crisi scoppiata nel 2008, c'è una ripresa in atto», «l'Italia ha mostrato la capacità di vigilare sui comportamenti del sistema bancario», «abbiamo una condizione delle imprese che non ha nulla a che vedere con la condizione debitoria delle imprese di altri paesi europei». «Ritengo - ha concluso il presidente - che tutto questo dovrebbe essere oggetto dell'informazione» riguardo l'Italia