4 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Crisi economica

Camusso: Governo assente, tocca alle parti sociali

Il leader della CGIL a Confindustria, Cisl e Uil: «Progetti condivisi su fisco e crescita»

ROMA - «Il Consiglio dei Ministri di ieri non ha sfiorato il tema del lavoro, non c'è nulla sul fisco, nè sui redditi dei lavoratori o delle imprese. Di fronte al disastroso bilancio di governo, tocca alle parti sociali definire un'agenda per la crescita partendo dalle proposte che erano state condivise». La critica all'esecutivo arriva dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il giorno dopo l'approvazione del 'Piano per la crescita' da parte del Consiglio dei Ministri.

In un'intervista al Sole 24 Ore, Camusso propone agli industriali e ai due sindacati, Cisl e Uil, di ripartire dai progetti condivisi su fisco e crescita. Nel tavolo sulla crescita fra imprese e sindacati «abbiamo definito 4 proposte - ha detto il numero uno della Cgil - ed avviato il lavoro tecnico su altri 3 capitoli. Da Confindustria vorrei capire se intende proseguire il confronto».
Dopo la vicenda Fiat, che ha raffreddato i rapporti fra il sindacato di Corso d'Italia da una parte e industriali, Cisl e Uil dall'altra, «riteniamo prioritario sapere - ha spiegato Susanna Camusso - se le imprese considerano ancora valido l'accordo del 1993. Come parti sociali è tempo di decidere insieme i criteri per certificare la rappresentanza, garantendo ai lavoratori il diritto di eleggere i propri rappresentanti».