Santini: dati Cig incoraggianti, ora massimo impegno per ricollocazione
«Va anche osservato che, se la riduzione mese su mese è piuttosto omogenea per cassa ordinaria, straordinaria e in deroga»
ROMA - «La riduzione delle ore autorizzate di cassa integrazione in novembre, sia rispetto a ottobre sia rispetto allo stesso mese di un anno fa, è un dato incoraggiante. Naturalmente occorre cautela nel valutare tale dato, perché già in passato si sono verificate riduzioni mese su mese, poi non confermate come tendenza. Probabilmente si va profilando un assestamento su livelli meno elevati di cassa integrazione, ma lo si potrà verificare con più certezza solo se la diminuzione continuerà nei mesi successivi». Lo sostiene in una nota il Segretario Confederale della Cisl Giorgio Santini, commentando i dati sul ricorso alla cig diffusi oggi dall'Inps.
SANTINI - «Va anche osservato che, se la riduzione mese su mese è piuttosto omogenea per cassa ordinaria, straordinaria e in deroga, non altrettanto si verifica per le variazioni rispetto a novembre 2009 - sottolinea il sindacalista - cassa straordinaria e in deroga restano in aumento nel confronto tendenziale per effetto del protrarsi della crisi economica e produttiva. Resta il fatto che l'intenso ricorso alla cassa integrazione non solo ha contribuito a contenere la disoccupazione, ma si è dimostrato strumento insostituibile per mantenere lavoratori e professionalità all'interno delle aziende.
«Resta necessario rifinanziare e flessibilizzare gli ammortizzatori sociali, ma lo sforzo maggiore - conclude Santini - va indirizzato al riassorbimento dei lavoratori in cig, ad esempio attraverso il contratto di solidarietà, nonché attuando politiche di formazione e riqualificazione per un rapido reimpiego. Infine, per favorire le assunzioni di chi ha già perso il lavoro o di chi non riesce a trovarlo, in primo luogo i giovani, vanno messi in campo incentivi ad apprendistato e part-time ed il credito d'imposta al Sud, per superare il paradosso del nostro mercato del lavoro che, anche in fase di crisi, continua a richiedere decine di migliaia di posti di lavoro senza avere risposte».