24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Mercato del lavoro

Poletti: «Gli ammortizzatori sociali sono tossici»

«Ridurremo sempre di più le tutele passive, che sono tossiche». Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aggiungendo che questo è «il cambiamento radicale da produrre»

ROMA - «Ridurremo sempre di più le tutele passive, che sono tossiche». Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aggiungendo che questo è «il cambiamento radicale da produrre».
Poletti ha poi sottolineato che «siamo intenzionati a produrre« questo cambiamento, che sarà realizzato con gradualità. «Lo faremo nel tempo - ha aggiunto - distinguendo da situazione a situazione. Nulla cambia in trenta secondi».

RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI - Il ministro del Lavoro ha inoltre spiegato che il nuovo sistema sarà costruito con la delega sul lavoro. «Tratteremo la materia lì dentro», ha affermato. Uno dei capisaldi sarà la «riforma degli ammortizzatori», che introdurrà un «profondo cambiamento» attraverso la «chiara idea» di passare dalle politiche passive del lavoro a quelle attive. «Questo percorso - ha rimarcato Poletti - lo faremo coerentemente». L'intenzione è di attrezzarsi affinché «siano rispettate le regole che saranno stabilite».
Il ministro non è entrato nel merito delle modifiche alle attuali tutele passive, per esempio Aspi, mobilità o cassa integrazione, ma ha precisato che «nel momento in cui ci sono gli obblighi, ci saranno anche le sanzioni. Altrimenti non sono obblighi, ma inviti».

87MILA GIOVANI REGISTRATI A «YOUTH GUARANTEE» - Sono 87mila i giovani iscritti al programma «Youth Guarantee» e il 53% degli aderenti è donna. Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di una conferenza stampa con la consigliera di parità sull'occupazione giovanile, Alessandra Servidori.
Poletti si è dichiarato soddisfatto, specificando che il numero delle adesioni va avanti al ritmo di 3-4mila al giorno. «La dinamica scelta è corretta - ha detto - i fatti ci stanno dando ragione. I problemi, piccoli o grandi, li abbiamo risolti e abbiamo imboccato la strada giusta. La stessa cosa stiamo cercando di fare con le imprese. Ce ne sono già alcune che si sono registrate e considero ragionevole che per le imprese accada la stessa cosa avvenuta con i giovani».

SPAZIO ALLE POLITICHE ATTIVE - Il ministro ha ribadito l'intenzione del Governo di «rovesciare la logica», dando più spazio alle politiche attive del lavoro. «Siamo perché ogni cittadino abbia una ragione per scendere dal letto la mattina - ha aggiunto - tutti devono avere qualche cosa da fare. Tentiamo di seminare il nostro virus affinché ci si attivi. Cerchiamo di invertire radicalmente la logica dell'intervento. Per ora non mi occupo di incentivi, ma di rimuovere gli ostacoli».
Poletti ha inoltre ricordato che il lavoro del suo ministero sarà sottoposto a costante «monitoraggio» e «rendicontazione» in piena «trasparenza». Pertanto, «monitoreremo gli esiti delle decisioni che prenderemo - ha concluso - e li renderemo pubblici, qualunque sarà il risultato».