Berlusconi a Sabelli: la compagnia dovrà rimanere italiana
L'Amministratore Delegato Sabelli: «Dal 2011 auspicabile merger con Air France e Delta»
ROMA - «Alitalia dovrà rimanere italiana». Così Silvio Berlusconi a Bruno Vespa nel libro Il cuore e la spada. 1861-2011 in uscita il 5 novembre. Vespa gli ha chiesto di commentare le prospettive future della compagnia di bandiera alla luce di«una proposta personale» dell'amministratore delegato Rocco Sabelli contenuta dello stesso libro.
MERGER - Sabelli ha detto a Vespa che nel 2011 la compagnia avrebbe raggiunto il break even, tornando ad assicurare i collegamenti aerei diretti con Rio de Janeiro e con la Cina, e realizzando una progressiva integrazione funzionale con Air France e, per le rotte transatlantiche, con l'americana Delta. E alla domanda di Vespa se nel 2013, quando gli azionisti saranno liberi di vendere a chiunque le loro quote, Air France avrebbe assunto il controllo di Alitalia, il manager ha risposto: «La mia opinione personale, che trasformerò in una raccomandazione agli azionisti, e di costruire un 'merger' tra le due compagnie per confluire in un aggregato più grande».
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