«Il governo vada avanti, ma sappia che stiamo perdendo la pazienza»
Marcegaglia: «Bisogna fare subito senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia. Vogliamo fare un patto sociale per le riforme con i lavoratori»
GENOVA - Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sollecita un «patto sociale per le riforme», condividendo con imprese e sindacati un'agenda per contribuire a dare al paese quelle risposte che servono per uscire dalla crisi con forza e con obiettivo di aumentare l'occupazione. La proposta degli industriali sarà illustrata a partire dal tavolo di confronto il 4 ottobre. Lo ha sottolineato la presidente degli industriali concludendo il convegno su occupazione e competitività.
«Vogliamo fare una sorta di patto sociale per le riforme - ha detto - bisogna unirsi e lavorare insieme in una logica di riforme. Questo è l'obiettivo fondamentale. Ecco perché ho invitato il 4 ottobre imprese e sindacati per condividere un'agenda di riforme».
Marcegaglia ha indicato alcuni temi sui quali concentrarsi: ricerca, scuola, merito, burocrazia ed energia. «Dobbiamo essere tutti uniti per fare le cose - ha concluso - non vogliamo più aspettare, bisogna fare le cose con serietà».
PAZIENZA - Il governo «deve andare avanti» facendo quello per cui è stato votato dai cittadini. Ma deve farlo «subito», perché «il mondo dell'impresa e i cittadini stanno esaurendo la pazienza». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, concludendo il convegno su competitività e occupazione.
«Bisogna farlo con determinazione - ha aggiunto - il governo ascolti l'Italia che lavora e che fa impresa, che con responsabilità continua a fare il proprio mestiere. È questa l'Italia che regge il nostro paese e che va ascoltata».
CONTRATTI - Confindustria ribadisce la disponibilità a fare il «tagliando» alla riforma del modello contrattuale perchè «non ci innamoriamo delle cose che abbiamo fatto e non le riteniamo immodificabili». Lo ha sottolineato il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, concludendo il convegno su occupazione e competitività.
«Andiamo avanti e disponibili a ragionare - ha detto - voglio ringraziare i segretari di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti, per questo percorso fatto con noi per essersi presi rischi e mettendoci la faccia».
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