Il caso Melfi
Landini: la Fiat sta commettendo un reato
Il leader della FIOM-Cgil: «L'azienda imbarbarisce le relazioni sindacali»
ROMA - Quanto accaduto oggi nello stabilimento Fiat di Melfi, con i tre operai reintegrati 'respinti' dall'azienda, rappresenta «una violazione delle più elementari regole democratiche». Lo ha detto all'Apcom il leader della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, che ha confermato la decisione di portare il Lingotto in tribunale «perchè sta commettendo un reato», in quanto «sta violando l'applicazione di leggi e sentenze nel nostro Paese».
«Questa cosa - ha proseguito - è grave che venga fatto dalla Fiat, la più grande impresa metalmeccanica del nostro Paese, che così facendo semplicemente imbarbarisce le relazioni sindacali».
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