28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Mezzogiorno

Tremonti: il Sud è una questione nazionale

Il Ministro dell'Economia: «Troppi soldi arrivati e pochi ne sono stati spesi. Servono grandi opere di unificazione»

ROMA - Nel Mezzogiorno «molti soldi sono arrivati e pochi soldi sono stati spesi». Ad affermarlo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in conferenza stampa dopo il via libera di oggi del Cipe ad una 'delibera ricognitiva' sui Fas e le risorse Ue. «La questione meridionale - ha detto Tremonti - è una questione nazionale».

NUOVA POLITICA NEL SUD - «Noi - ha sottolineato il ministro - abbiamo cominciato con l'inventario dei capitali dei flussi finanziari che sono arrivati e non sono stati spesi. Con questo inventario facciamo una politica nuova nel Sud e per il Sud». Le risorse, ha proseguito, «non saranno disperse per mille rivoli ma concentrate» in obiettivi nazionali come «grandi opere di unificazione, di collegamento e di sviluppo pensate per il Meridione nel suo insieme e non piccole opere fatte regione per regione».
Per raggiungere questo obiettivo, il ministro ha anche detto che il governo userà «la Cassa depositi e prestiti in una logica coordinata, useremo Anas e Ferrovie, finora non particolarmente presenti». Poi un passaggio polemico sulla banca del Mezzogiorno voluta proprio da Tremonti: «In autunno vedrete che fine ha fatto la banca del Mezzogiorno...».
«L'Italia è un Paese duale, ma noi non vogliamo che diventi diviso. E non vogliamo che continui il declino del Meridione. Se continua così - ha concluso - non va bene, ma noi siamo fiduciosi».