Manovra: Lauro (Pdl), abolire i privilegi degli ex parlamentari
Alla fine del mandato ricevono pensioni precoci e conservano troppi benefici
ROMA - Ora non si potrà più dire che la scure della crisi cali su tutti meno che sui membri della casta. O perlomeno non si potrà più dire se il Parlamento approverà e farà diventare legge la proposta di Raffaele Lauro, senatore del Pdl, che chiede un vigoroso colpo di spugna su tutti i privilegi che gli ex parlamentari conservano quando il loro mandato è scaduto.
«Si tratta – ha spiegato Raffaele Lauro in una nota - di emendamenti finalizzati esclusivamente alla riduzione della spesa, mediante abolizione di scandalosi privilegi. La misura investirà gli organi costituzionali e qualsiasi titolare di carica nelle Regioni, nelle Province, nei Comuni, nelle città metropolitane e in ogni altro ente locale. Dopo tanta demagogia fasulla sulla riduzione di privilegi e sull'abolizione degli sprechi, la norma da me proposta non lascia alcuna area esclusa, dagli organi costituzionali all'ultimo dei Comuni. Nessuno potrà godere, a qualsiasi titolo, di benefici o vantaggi, connessi ad una carica, dopo la cessazione della stessa, come si verifica in ogni altra democrazia».
Quali siano questi privilegi lo ha spiegato in un articolo non recente il settimanale l’Espresso che fra gli altri elencava la generosa pensione di circa 9 mila euro lordi mensili di cui gode dal 2005 Valter Veltroni dopo appena 23 anni di contributi.
Un privilegio, quello della pensione facile, ricordava l’Espresso, condiviso con i personaggi più disparati apparsi anche se per brevi periodi sul palcoscenico del Parlamento italiano: dall’ex «cattivo maestro» Toni Negri (il cui mandato svolse prevalentemente in regime di latitanza) a Susanna Agnelli, a Luciano Benetton.
Inoltre le pensioni facili percepite dagli ex parlamentari sono cumulabili con ogni tipo di altro reddito.
Tanto per citare un caso, l’ex presidente della Camera Irene Pivetti ha conservato il diritto all’auto blu con tanto di scorta anche quando è passata a fare la conduttrice televisiva in coppia con Platinette (molto probabilmente ora la scorta non l’avrà più, ma non è detto che, nonostante siano passati tanti anni, abbia smesso di godere ancora dell’auto blu).
Gli ex parlamentari conservano inoltre il diritto ad un rimborso mensile per spese di viaggio e quello di libero accesso ai luoghi parlamentari. Compreso il privilegio del costo politico delle consumazioni e dei pasti alla bouvette.
Non si a che titolo il senatore Lauro, nello stesso provvedimento che chiede l’abolizione dei privilegi agli ex parlamentari, ha inserito anche la regolamentazione dell’uso libero della professione della prostituzione con l’obbligo per le prostitute di pagare le tasse.
Poi il senatore è passato a chiedere un aumento della fiscalità applicata alla compravendita di titoli e un aggiornamento delle rendite catastali.
Il tutto a favore delle pensioni più basse, e delle agevolazioni fiscali per le aziende nel Mezzogiorno che assumono nuovi dipendenti.