«Fiom unita, no accordo sotto ricatto»
Il leader dell'ala vicina a Epifani conferma il no del sindacato all'intesa
ROMA - La Fiom-Cgil è compatta nel dire no alla proposta di accordo della Fiat sullo stabilimento di Pomigliano d'Arco, se rimarranno le condizioni di ricatto da parte dell'azienda. Lo ha sottolineato il segretario nazionale della Fiom, Fausto Durante, esponente dell'ala più vicina alle posizioni del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. «Non è oggi - ha detto Durante a margine del comitato centrale - il giorno in cui si spacca la Fiom. La Fiom vuole un accordo, per il lavoro e lo sviluppo a Pomigliano ma non vuole un accordo sotto ricatto».
«Un ricatto, non un accordo». È il titolo del manifesto pubblicato sul sito internet della Fiom nel corso del comitato centrale dei metalmeccanici Cgil sulla proposta di intesa presentata dalla Fiat ai sindacati per il rilancio dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. «Operai, senza diritti saremmo solo schiavi», si legge al centro del manifesto con una grafica che richiama il logo del Lingotto.
Nel testo pubblicato sul sito, la Fiom ribadisce quindi - prima ancora della conclusione della riunione del comitato centrale - le ragioni della sua bocciatura dell'accordo, elencando i contenuti della proposta Fiat e le sue conseguenze per i lavoratori.
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