Italiani sempre più «bamboccioni»
Costretti a vivere in famiglia anche e soprattutto per motivi economici
ROMA - Italiani sempre più 'bamboccioni', costretti a vivere in famiglia anche e soprattutto per motivi economici: la quota dei 18-34enni celibi e nubili che vive in famiglia nel 2009 si attesta al 58,6%. Era del 49% nel 1983 e del 60,2% nel 2000. Tra i 30-34enni, quasi il 30% vive ancora in famiglia, una quota triplicata dal 1983. Tra i giovani in questa fascia di età, inoltre, quelli che rinviano l'uscita dalla famiglia sono ragazzi in un caso su tre, ragazze in un caso su cinque. I dati sono quelli del rapporti annuale dell'Istat presentato oggi a Roma.
La prolungata convivenza dei figli con i genitori oggi dipende soprattutto da problemi economici (40,2%) e dalla necessità di proseguire gli studi (34%), mentre la permanenza in famiglia è indicata come una scelta solo in terza battuta (31,4%). Rispetto al 2003 si registra una diminuzione di nove punti del modello di «permanenza-scelta», soprattutto nelle zone più ricche del Paese (-16 punti nel Nord-est e -13 nel Nord-ovest), dove questa motivazione era maggiormente segnalata in passato. Tra i motivi economici più segnalati, spiccano le difficoltà di trovare un'abitazione adeguata (26,5%) e quella di trovare lavoro (21%).
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