20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Il Ministro: «E' il tempo giusto»

Tremonti: riforma fiscale in 2-3 anni

«Allineare sistema a quello sociale e economico. L'Italia ha tenuto, non c'è stata una crisi sociale come invece poteva esserci»

CERNOBBIO - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, auspica che si possa arrivare a una riforma del sistema fiscale «in due o tre anni, è il tempo giusto». Durante il suo intervento al forum Confcommercio, il ministro ha detto che si tratta del tentativo di «allineare il nostro sistema fiscale al nostro sistema sociale e economico. È impossibile continuare con un sistema di mezzo secolo fa».

LA CRISI - «Si è troppo parlato di exit strategy dalla crisi ma il problema è il management, la gestione, perchè nella sua configurazione, che è mutata, la crisi continua a girarci intorno». Non usa mezzi termini il ministro dell'Economia per parlare dell'exit strategy dalla crisi. Tremonti ha sottolineato l'importanza di gestire la crisi economica internazionale nelle sue mutevoli forme rispetto ai tanti discorsi sulle possibili strategie di uscita. Ed ha fatto ricorso anche alla metafora dei passeggeri del Titanic di prima classe che come gli altri non si sono salvati dall'affondamento della nave. «Se sei in un paese solido, ricco e stabile» è illusorio pensare di salvarti dai guai degli altri perchè «di ritorno ti arrivano gli stessi effetti». Il ministro ha però sottolineato che nelle istituzioni europee si è avviata «una riflessione comune» sulle possibili nuove regole e istituzioni anti-crisi «impensabile fino a un anno fa».

SPECULAZIONE - «Siamo arrivati a una situazione per cui i Governi hanno dato alla finanza i soldi per salvarsi e la finanza usa quei soldi per speculare contro i Governi stessi». Non si tratta, ha poi precisato il ministro, di un attacco alle banche italiane, ma di un riferimento alle pressioni subite dalla Grecia e già evidenziate dal Governo ellenico.

PENSIONI - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti riconosce l'esistenza di un «problema pensioni» per i giovani, ma al contempo sottolinea «la necessità di mantenere una base di stabilità». In caso contrario «non c'è pensione né per i giovani né per gli anziani».

INCENTIVI - In materia di incentivi all'industria il Governo «non poteva fare di più per colpa del debito più alto. Abbiamo fatto bene - ha aggiunto - a rifiutare avventurismo, deficitismo e costruttivismo economico e fiscale sperimentale».

INFLAZIONE - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti associa il maggiore aumento del costo della vita nel nostro Paese rispetto ad altre nazioni europee alla maggiore dipendenza dall'estero per le fonti energetiche. «Mi si dice che abbiamo un'inflazione più alta che in altri Paesi. Magari dipende dalla nostra maggiore dipendenza energetica. Forse l'idea del nucleare non è così sbagliata. Da questo problema non si esce né con il mulino a vento né con il mulino bianco».