Federconsumatori: basta con gli appelli all’ottimismo
«L’unica via d’uscita possibile deve passare attraverso un sostegno alla domanda di mercato»
ROMA - Ancora una volta assistiamo all’utilizzo di categorie di ordine filosofico o psicologico nell’analisi della realtà socio-economica del nostro Paese.
Questo atteggiamento è inconcepibile, a fronte dei dati disastrosi del 2009, che hanno registrato: un crollo del PIL del 5,1%, una contrazione dei consumi del 2%, una produzione industriale del -18%, una produzione artigianale del -19% e la chiusura di 30.000 esercizi commerciali.
Gravissimo, inoltre, il tasso di disoccupazione all’8,6% e con 1 miliardo di ore di CIG.
A tali dati si aggiunge la caduta del potere di acquisto dell’1,9%.
«Di fronte a tale situazione dovrebbe essere chiaro ormai a tutti che l’unica via d’uscita per una ripresa dell’economia nel nostro Paese deve passare attraverso un incremento della domanda di mercato» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Solo così, si può dare una sferzata all’economia, passando, una volta per tutte, dalle «chiacchiere» ai fatti concreti: con una detassazione, anche utilizzando una decretazione d’urgenza, di 1200 Euro annui per le famiglie a reddito fisso ed avviando il blocco delle tariffe promesso dal Governo.
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