18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Osservatorio mensile

Findomestic: giù la fiducia, si punta sul risparmio

I più negativi sono gli abitanti del Sud Italia, quelli del Nord Est i più ottimisti

ROMA - Dopo la ripresa del mese scorso, la fiducia torna a calare nel mese di febbraio, pur rimanendo su valori superiori a quelli registrati negli anni passati. Le notizie del probabile default della Grecia e di un possibile effetto domino, hanno certamente contribuito a minare le certezze degli Italiani.
Tutti gli intervistati mostrano livelli di fiducia in calo per quanto concerne la situazione del Paese nel suo complesso, pur con sfumature diverse, a prescindere dal livello d’istruzione.
Tra le aree geografiche è da segnalare la caduta a picco della fiducia del Sud Italia, cui fa da contraltare l’ottimismo del Nord Est e la stabilità del Centro Italia. Il pessimismo degli abitanti che abitano nelle regioni meridionali è probabilmente stato originato dalla paventata chiusura d’importanti stabilimenti industriali; mentre l’ottimismo del Nord Est risente positivamente della fine degli incentivi all’acquisto delle auto. In presenza di budget limitati le preferenze degli italiani erano infatti andate in passato all’acquisto di auto a scapito dei mobili. E’ infatti importante notare che il Nord Est ha una importante vocazione manifatturiera nel segmento dell’arredamento per la casa.

La previsione di riuscire a risparmiare nei prossimi dodici mesi è in aumento, quasi a significare che gli Italiani hanno ripreso le loro abitudini parsimoniose. Esaminando i dati sulle previsioni d’acquisto di beni durevoli emerge la sensazione che gli Italiani abbiano «tirato il freno a mano» e stiano adoperandosi per mettere in sicurezza un piccolo gruzzolo dedicato a fronteggiare le situazioni di incertezza.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Tempo libero: in calo tutta la categoria
In febbraio tutto il settore segna una contrazione: lieve per i viaggi, le vacanze e il fai da te, più consistente per le attrezzature sportive. Anche le previsioni di acquisto sono inferiori al medesimo periodo del 2009.

Elettrodomestici: tutto il settore presenta una contrazione.
Il comparto TV, Hi Fi e video, in particolare, non solo continua a calare (-4%), ma ha registrato i valori stagnanti degli anni precedenti. L’unica variabile in aumento da due mesi è invece il prezzo medio d’acquisto, che si assesta su un valore medio di 796 euro, contro i 658 di gennaio, probabile effetto dell’interesse verso i TV HD con tecnologia a led, più costosa. Passando a esaminare l’andamento dei piccoli elettrodomestici, occorre rilevare come la previsione di spesa sia la più bassa da ottobre (-8 circa %), mentre resta stabile il prezzo medio di acquisto che è di 132 euro.
Gli elettrodomestici bianchi segnano un andamento negativo sia per ciò che concerne le previsioni d’acquisto (-6% circa), che la cifra prevista, con un valore medio di 507 euro contro i 599 di gennaio.

Elettronica di consumo: stabili i PC e gli accessori, in calo significativo la telefonia.
I dati sulla telefonia segnano una contrazione importante di 6 punti percentuali rispetto al mese di gennaio. La cifra prevista per l’acquisto è stabile ed è di 182 euro. Le previsioni d’acquisto e i valori medi di spesa concernenti i PC e gli accessori sono sostanzialmente stabili.

Autoveicoli e motoveicoli: L’unico segmento che inverte la tendenza negativa è quello dell’auto usata. Male auto nuove, motocicli e scooter.
S’inverte la lenta e costante discesa delle previsioni d’acquisto delle auto usate; mentre resta stabile la cifra media con 7.930 euro. Cala il comparto delle auto nuove, unitamente alla cifra massima prevista per l’acquisto, con un valore medio di 15.691 euro: una diminuzione di circa 2.000 euro rispetto a gennaio. Crollano infine le previsioni d’acquisto di motocicli e scooter con un calo del 5% circa; mentre resta stabile il prezzo medio d’acquisto con 2.427 euro.

Arredamento e casa: l’unico segmento stabile è quello della ristrutturazione delle abitazioni. Tutto il resto è in calo.
Il comparto relativo all’acquisto delle abitazioni segna il valore minimo dall’inizio delle rilevazioni, mentre le previsioni sulle loro ristrutturazioni sono stabili. Nettamente negative sono anche le previsioni di acquisto di mobili con una contrazione di circa 6 punti percentuali: uno degli andamenti peggiori dall’inizio delle rilevazioni.