26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Studio pubblicato dalla Banca d'Italia

Prestiti agevolati più facili per le grandi imprese

Maggiori possibilità nelle regioni del nord e a statuto speciale

ROMA - Le imprese più grandi hanno maggiori possibilità di accedere a finanziamenti agevolati, in particolare se operano nel settore industriale e sono collocate nelle regioni a statuto speciale E' quanto emerge da uno studio pubblicato dalla Banca d'Italia su «Gli incentivi pubblici alle imprese: evidenza a livello micro», a cura di Diego Caprara, Amanda Carmignani e Alessio D'Ignazio.

Il lavoro fornisce un quadro statistico sulla dimensione e sulla composizione dei prestiti agevolati concessi dalle banche alle imprese italiane a valere su fondi pubblici. Le elaborazioni si riferiscono all'universo delle segnalazioni della Centrale dei rischi. Tra il 1998 e il 2007, spiega lo studio, i prestiti agevolati rilevati dalla Centrale dei rischi si sono attestati attorno allo 0,3% del pil e hanno riguardato circa 27.000 imprese, prevalentemente società di capitali.

I risultati confermano che i prestiti agevolati concessi a valere su fondi pubblici sono la forma di sussidio che prevale al Centro Nord (mentre nel Mezzogiorno sono storicamente più rilevanti i contributi a fondo perduto). Tra le regioni centro settentrionali i sussidi di questo genere sono particolarmente diffusi in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.

L'incidenza dei finanziamenti agevolati, spiega la Banca d'Italia, «risulta più elevata tra le imprese di dimensione maggiore, in particolare tra quelle dell'industria in senso stretto e dell'agricoltura». I dati mostrano come «l'ammontare di risorse pubbliche registrato dalla Centrale dei Rischi - si legge nel documento di studio - sia stato indirizzato prevalentemente verso le imprese che risiedono nelle regioni a Statuto speciale. Le imprese di maggiore dimensione, quelle dell'industria in senso stretto e le società di capitali sono state le principali beneficiarie».